Lettere al Direttore
15 Febbraio 2017

Tiziano Tagliani remix

di Redazione | 4 min

Pubblichiamo un controintervento del futurista ferrarese Roberto Guerra come replica all’intervento del sindaco di Ferrara e presidente della Provincia Tiziano Tagliani

In questo eone, ove la mistificazione è dominante nell’oscurare nei fatti persino la Stella Polare osservo sbalordito i Politicanti incapaci di ascoltare con puntualità e costanza qualsiasi analisi critica e di degradare con snobismo radical chic choc ogni opposizione di regime, chiunque non sia allineato e supino e felicemente silente… Necessiterebbe ogni resistenza mirata a smascherare qualsiasi trionfalismo di regime, un’azione naturale di rivoluzione: un diversamente raccolto, un OGM, una pragmatica biopolitica che smascheri quel che il regime PD non vuole fare, per ripristinare verità e razionalità in questa nostra città…

Scrivo questo Tagliani …remix (*al di là del sindaco attuale stesso, neppure storicamente il peggiore… ma….) constatando decenni di parole vuote dei Politicanti, indifferente (se non per la cronaca purtroppo contingente) a certe tragedie territoriali e basta… coinvolgenti giovani criminali che hanno violato il quarto comandamento, sintomo della dissoluzione ideologica della famiglia naturale, senza specularci off topic ideologicamente.

Guardo invece con speranza alle nuove generazioni sempre connesse, al passo con la scienza, ingiustamente demonizzate perché preferiscono Facebook o iPad alle sinapsi vuote della (ahimé) anche “mia” vecchia generazione terroristica rossa o sballata del ’68 o alle sue parodie attuali dei Centri Sociali ad esempio di Bologna.

Inoltre, non crediamo più dopo 70 anni su prospettive di evoluzione in queste nostre terre sempre palude nonostante siano oggi prossime con un clic digitale ai Brand storici regionali della Via Emilia o dei Viali Ceccarini della Romagna, dove adolescenti e studenti, come mai, in questi tempi virtuali sono consapevoli delle bufale economiche ed esistenziali di Politicanti e Adulti reificati, e giustamente preferiscono la nuova vita elettronica, chattare e immaginare una Second Life, di giorno di sera di notte, prima e dopo e durante anche connessi nel bar dei paesi!

Da lustri e lustri i Politicanti di regime non portano irresponsabilmente nuovo sviluppo a Ferrara: strade periodicamente dissestate, ponti da alzare per Idrovie flop, ciclabili che sprofondano, parchi con le mura che crollano, tasse e tasse alle imprese, e questo è profondamente Reale e Ingiusto: si è ucciso il lavoro futuro, la sicurezza idrosismica, l’agricoltura biogenetica, oggi si vedono i Non Risultati.

Si è Non lavorato sull’hardware della nostra città con delle biciclette letterali e mentali al posto dei microchip, della sfida elettronica fuori mura della scienza e della conoscenza, è così che si è persa la Ferrara del futuro. Come non è successo nel computer mondo dove interfacciati dialogano Google e utenti nativi digitali creativi, uomini del futuro capaci di azzerare ogni ideologia e di generare nuovi inediti lavori post elettronici e postweb, nonostante Politicanti ed Economisti e Paleobusiness del secolo scorso. Non c’entra nulla la nostalgia papalina dell’anno 1000 dello scorso millennio dell’Abbazia di Pomposa, non c’entra nulla il liberismo selvaggio elettronico dell’India o della Cina, periferie primitive ieri oggi Delinquenti tardocapitalistici violando ogni diritto dei lavoratori e dei minori e regole commerciali!

Non c’entra nulla l’ipotesi non banale ma puramente politichese cattocomunista franceschiniana ad personam di Comacchio capital city kultur come intelligentemente percepito da saggi critici non mandarini, per quel che mi concerne da condividere perché sarebbe progetto importante e futuribile ma solo guardando davvero al di là, in un territorio e visione del turismo e della cultura senza la macchina fossile leggi PD.

Non c’entra nulla l’Europa in coma terminale, una Regione PD vegetativa per la riqualificazione della capanna storica dei Garibaldi del biomuseo della Malaria o il potenziamento transumanista pensante delle zanzare o futurologico dei Cerbiatti del Bosco naturale di Mesola, le nuove parole della tecnologia come avanguardia dei progetti, soprattutto quando non si discerne tra musica occidentale e balbuzie multietnica islamica e nordafricana!

Idem Comacchio anche per tutta l’area di Ferrara: i giovani sono già out, senza nuovi paradigmi e svolte geopolitiche, quando le autostrade telematiche mentali e letterali dovevano essere il postulato delle Vie di comunicazione del novecento e naturali ( Manutenzione inclusa), quando la Comunità non ha investito a suo tempo su scienza e conoscenza e le persone meritocratiche creative, per questioni di sinapsi attardate e la solita “mafia” mediocre ferrarese postcomunista territoriale.

Non ultimo continuare a credere nell’Europa in dissoluzione o a (sic!) programmazioni nazionali griffate cattocomunismo e buonismo, persino per stimolare l’IBM et similia a sinergie anche potenzialmente possibili magari con il Tecnopolo e Unife eccellenti in sé, è come pensare di affidare il progetto sia al supercalcolatore immaginario Hal 9000 o addirittura a Kubrick senza sapere che è purtroppo deceduto da anni!

Non ultimissimo, sempre all’interno dell’attuale quadro geopolitico ferrarese, rilanciare l’eterna incompiuta del Parco del Delta, software altrettanto fattibile ma in altra combinazione neuronale e postpolitica PD o vaneggiare su biciclette ad alta velocità o artigianati postcanapa 2.0 per cosi dire (quest’ultimi al massimo progetto ecosociale produttivo importante ma circoscritto al loisir e non al turismo 4.0), sempre poi con il mito multietnico, senza discernere tra Vocali colorate occidentali e consonanti neandartaliane terzomondiste, beh si chiamano lucciole per lanterne, neppure lanterne rosse… cinesi!

Roberto Guerra Azione Futurista Ferrara

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