Comacchio
8 Gennaio 2017
Manifestazione della Consulta e delle forze politiche di opposizione davanti all'ospedale e poi al Municipio

Ipotesi migranti al San Camillo, esplode la protesta a Comacchio

di Redazione | 3 min

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(foto e video di Alessandro Castaldi)

Comacchio. Nella mattina di sabato c’è stato un presidio con la Consulta popolare San Camillo e varie forze politiche di opposizione davanti all’ospedale per protestare contro l’ipotesi di ospitare temporaneamente alcuni migranti nel terzo piano della struttura.

L’ipotesi – che al momento non trova conferme ufficiali e di cui il dg dell’Ausl dice non avere alcuna contezza – ha fatto scaldare gli animi di molti comacchiesi: circa un centinaio, forse anche più, quelli presenti alla manifestazione che poi si è spostata anche davanti alla sede municipale per chiamare in causa il sindaco Marco Fabbri. Tutti, a loro modo, hanno sottolineato la sua assenza in sostegno della comunità, chiedendogli di intervenire anche se consci dei suoi poteri limitati sull’immobile. “L’ospedale è un presidio sanitario al servizio dei cittadini e non degli imbrogli della politica ferrarese”, ha tuonato Manrico Mezzogori, rappresentante della Consulta, già intervenuto venerdì con toni duri.

Al presidio hanno partecipato anche i rappresentanti politici di Forza Italia-Il Faro, Antonio Di Munno, Lega Nord con Maura Tomasi, Giuseppe Carli di Forza Comacchio, Onda e Fratelli d’Italia. “È un grosso problema – afferma Carli, futuro candidato sindaco alle prossime amministrative -, una struttura che doveva essere il fiore all’occhiello per la sanità ora si tiene a disposizione di persone che non hanno a che vedere con il sistema sanitario. Vogliamo salvaguardare oltre all’ospedale come struttura sanitaria anche il territorio di Comacchio come paese che, come tale, deve essere lasciato libero”.

Non tarda ad arrivare la risposta dell’Amministrazione comunale, su Facebook. “Un mese fa – scrive l’assessore Sergio Provasi – ho risposto puntualmente e con dovizia di particolari rispetto alla situazione dei migranti ospitati nel Comune di Comacchio ed inseriti nei programmi di assistenza ministeriale. Come detto in quella sede, rispondendo ad una interpellanza, confermo che ad oggi le presenze sono diminuite da 39 a 26 unità. Bastava chiedere a chi se ne occupa con impegno da anni anziché esporsi sulla pubblica piazza a figure patetiche. Per cui consiglio a questi EX personaggi politici di recuperare lucidità e senso istituzionale”.

Non meno duro il sindaco Marco Fabbri, direttamente chiamato in causa dai manifestanti che parla di “ennesima presa in giro per Comacchio”, collegando il fatto con la finale per la Capitale italiana della Cultura che si svolgerà tra poco tempo. “Chissà, forse – scrive il sindaco – proprio questi pochi e piccoli uomini intendono far sfuggire l’ennesima opportunità al nostro paese e lasciare tutto fermo così come accaduto negli ultimi 50 anni (museo, piscina, salina….)”. Fabbri si rivolge alle forze politiche che hanno protestato come “manipolo di dinosauri politici che puntualmente ogni 5 anni rispuntano per le elezioni, raggirando le persone e inventandosi di sana pianta notizie e dicerie. Alcuni di questi non hanno mai lavorato un ora nella propria vita. Discorsi semplicemente sleali, che fomentano odio e la distanza spaventosa che oggi corre tra le preoccupazioni vere dei cittadini e la politica”. Il sindaco infine rimarca il blocco imposto ai servizi di pediatria, neuropsichiatria infantile e altri da inserire al terzo piano del San Camillo: “E adesso basta speculazioni politiche pre-elettorali, chiederò nuovamente che vengano inserti subito questi servizi essenziali per i nostri cittadini, prima che, grazie a questa gente qua, vengano ricollocati in altre strutture sanitarie della Provincia e che seriamente il San Camillo perda la sua funzione sanitaria per sempre”.

Per i prossimi giorni è probabile che verrà realizzata una nuova manifestazione di protesta con corteo.

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