Poca gente, continui black out, spaccio ancora attivo, mancato coinvolgimento dei commercianti, scarsa illuminazione. “Altro che stazione sciistica di Dubai: qui ci troviamo di fronte ad una cattedrale nel deserto di promo pubblicità e di organizzazione”.
Sono le critiche rivolte dal Movimento 5 Stelle di Ferrara all’amministrazione comunale in merito all’ice park aperto da dicembre in piazza XXIV Maggio. “Una iniziativa che, più passano i giorni più appare velleitaria e, perché no, anche un po’ pacchiana. Il sospetto è che questo non sia il modo migliore di riqualificare quello che una volta si poteva chiamare con orgoglio Quartiere Giardino”.
I problemi riscontrati per la manifestazione – “consumi di energia elevati, interruzioni di corrente con forti disagi ai residenti, lamentele degli esercenti locali, fidelizzazione dei clienti in cerca di droga che continua, costi dell’iniziativa e loro sostenibilità” – sono al centro di tre interrogazioni presentate dal M5S al sindaco e agli assessori competenti.
Questo non vuole essere un “cahier des doléances”, sottolineano i pentastellati, eppure sembra proprio di sfogliare un ‘quaderno delle lamentele’ che intende sfatare le “ambiziose aspettative ventilate dall’amministrazione comunale” che ha paragonato “l’ice park ai piedi dell’acquedotto di Ferrara alla stazione sciistica di Dubai” con un “impegno preso col quartiere per investire, con l’aiuto dei privati, nel Quartiere Giardino”.
“Che sia un investimento, con tutto quello che costa il mantenimento del ghiaccio per lo snowtubing e la mini pista del ghiaccio, non ci sono dubbi – critica il M5S – tra generatori e quattro potenti fari accesi giorno e notte, personale di biglietteria, sorveglianza e assistenza, non certo volontario”. “Inoltre, a tutt’oggi si sono verificati già ben tre black out di energia elettrica nel condominio ‘4 Viali’ (dei quali uno di 2 ore) mai riscontratisi prima” aggiungono i pentastellati che ipotizzano sia colpa del “sovraccarico di energia elettrica per mantenere in funzione le strutture”.
E ancora “l’afflusso della clientela appare piuttosto scarso, sia per lo snow tubing sia per la mini pista del ghiaccio, che ha costi superiori a quella ben più grande e frequentata di piazza Verdi in centro città. Ci chiediamo perché l’amministrazione, in sinergia col privato, non sia riuscita a portare le famiglie all’Acquedotto. Il gazebo ristorazione infatti, sul lato occidentale della piazza, è quasi sempre chiuso. Spesso chiusa anche la biglietteria in orario serale nonostante, teoricamente, orario di apertura si dovrebbe protrarre fino alle 23”.
“I pochi e coraggiosi esercenti della zona (una pizzeria, un bar e una gelateria) – prosegue il M5S – lamentano addirittura un calo di clientela e di non essere stati minimamente coinvolti, a livello di ristorazione, nell’iniziativa. Non ci sono attività di contorno attrattive collegate alla manifestazione poiché le sparute bancarelle inizialmente presenti hanno desistito”.
Dulcis in fundo, “gli spaccini di colore, più o meno incappucciati, continuano imperterriti a relazionarsi con la clientela potendo anche usufruire di una zona quasi completamente buia”.
Nel frattempo, “in attesa di dare il via ad un vero e proprio mercato rionale permanente attorno al monumentale Acquedotto, richiesto con una petizione popolare (che vede fra i proponenti sia residenti sia esercenti che anche il M5S di Ferrara) il bar e la pizzeria di piazza XXIV Maggio, nella zona lasciata al buio e priva di connotazioni natalizie, invitano il sindaco, gli assessori Serra e Modonesi a fare quattro chiacchiere davanti a un caffè o un aperitivo”.
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