Lettere al Direttore
19 Dicembre 2016

Studenti al freddo, vogliamo fatti e non promesse

di Redazione | 3 min
Quando arriva l’inverno a Ferrara si fa sentire. Gli studenti di tutta la provincia si recano a scuola, dove teoricamente sono sicuri di trovare un riparo dal freddo dell’esterno. Quest’anno però gli studenti di tutta la provincia si sono accorti di un fatto disdicevole, ovvero che il sistema di riscaldamento non garantiva delle temperature adeguate alla vita scolastica (i problemi di edilizia scolastica sono molteplici a Ferrara e non si limitano al riscaldamento in quanto al liceo Ariosto sono sempre più frequenti infiltrazioni d’acqua diffuse). I primi a mobilitarsi sono gli studenti del liceo scientifico “A. Roiti”, dove il problema è evidente.
Sebbene sia stato più volte segnalato un oggettivo problema del sistema di riscaldamento scolastico del liceo da parte di studenti, professori e personale ATA, i tecnici della provincia insistono nell’affermare che, durante i loro controlli, la temperatura non fosse al dì sotto di quella stabilita dalla normativa, ovvero di 18 gradi. Queste misurazioni però sembrano non essere attendibili, in quanto sono state eseguite in maniera non oggettiva, vicino ai termosifoni e in mattinata inoltrata.
Ma gli studenti del liceo Roiti non ci stanno e cercano di far sentire la loro voce attraverso l’hashtag #MaialAcFred.
Alla luce di questa protesta portata avanti dagli studenti del Roiti, noi dell’Unione degli Studenti Ferrara esprimiamo la massima solidarietà nei loro confronti e ci uniamo all’appello rivolto a chi di dovere, ovvero la Provincia di Ferrara, perché renda più vivibile l’ambiente scolastico. Siamo perfettamente consci di come questa situazione sia diffusa in molteplici istituti e questo rende il fatto che non siano stati fatti interventi a riguardo ancora più scandaloso. Se non ci saranno miglioramenti crediamo diventerà necessario chiamare una mobilitazione generale degli studenti di Ferrara, dove si richiederà a gran voce la risoluzione definitiva del problema.
In questo caso ci troviamo davanti a una vera e propria violazione dei diritti studenteschi ed è aberrante vedere che la Provincia non voglia dare ascolto alla voce degli studenti infreddoliti.
Ci teniamo inoltre a ricordare che questo non è l’unico problema riguardante le infrastrutture scolastiche italiane, poiché ogni volta che si presenta un ostacolo la scuola si trova sempre impreparata e a rimetterci sono sempre gli studenti. Ad esempio possiamo vedere come frequenti crolli nelle strutture sottolineino la mancanza di un serio piano nazionale che renda le scuole sicure e vivibili. Il governo Renzi che aveva utilizzato come slogan quello di creare scuole “belle e sicure” in questo senso si è rivelato totalmente inefficiente e fallimentare. Ad oggi i fondi stanziati per l’edilizia scolastica sono insufficienti. Se a Ferrara gli studenti patiscono il freddo, in altre zone d’Italia gli studenti sono consapevoli che da un momento all’altro il soffitto potrebbe crollargli in testa.
Riteniamo che tutti questi problemi, dal più piccolo a quelli più evidenti e grandi, debbano essere affrontati metodicamente, stilando un piano di intervento tempestivo a livello nazionale. Crediamo che sia anacronistico il disinteresse verso la scuola intesa come istituzione nel 2016. La scuola è il centro di formazione culturale e sociale di un paese, dovrebbe avere maggiori attenzioni da parte dello stesso. Rivendichiamo un serio piano di edilizia scolastica, in modo da rendere sicure le scuole, dove gli studenti si recano ogni giorno per imparare. Rivendichiamo una maggiore attenzione verso quello che è il problema che oggi non viene adeguatamente affrontato. Il caso ferrarese delle temperature nelle scuole è un esempio sintomatico della situazione. Rivendichiamo quindi un intervento efficacie della Provincia di Ferrara, volto a stabilizzare e sistemare la situazione anomala che si è creata. Ribadiamo come sarà chiamata la mobilitazione generale se non si vedranno dei cambiamenti nella situazione a oggi creatasi.

Unione degli studenti di Ferrara
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