Cronaca
15 Dicembre 2016
Un 27enne usava i codici di una carta di credito di un'ignara ragazza, prenotava viaggi in prima classe e se li faceva riaccreditare sul suo conto corrente

L’ingegnoso raggiro per incassare i rimborsi dei biglietti ferroviari

di Daniele Oppo | 2 min

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Un raggiro ingegnoso eseguito usando i codici di una carta di credito di una ragazza, reperiti non si sa come, e sfruttando le falle dei sistemi di prenotazione di Italo.

È ciò di cui è accusato S.T., 27 enne originario della provincia di Napoli ma residente a Ferrara – gravato peraltro da precedenti specifici -, rinviato a giudizio dal gup Silvia Marini per il reato di detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici. Secondo la procura di Ferrara il giovane avrebbe ottenuto in qualche modo i codici della carta di credito di una ragazza residente nella provincia di Perugia e con questi avrebbe effettuato tramite l’app mobile e il call center delle prenotazioni per alcuni viaggi in treno – tutti in prima classe e a nome di diverse persone –  nelle tratte Bologna-Milano e Bologna-Napoli.

Ma non è finita qui. Perché S.T. – difeso dall’avvocato Emiliano Mancino – poco dopo richiamava il call center e disdiceva la prenotazione (ecco perché prendeva i biglietti in prima classe) e si faceva riaccreditare le somme spese ma non nella carta usata per l’acquisto bensì direttamente nel suo conto corrente. La somma contestata è di poco meno di 870 euro.

La società di trasporto pare non abbia mai fatto storie all’atto del riaccredito, nonostante l’evidente discrepanza tra il nome della titolare della carta con cui veniva effettuata la prenotazione e quello del conto corrente a cui venivano ‘restituiti’ i soldi. Tutto nasce infatti dalla denuncia della ragazza che ha notato nel suo estratto conto una serie di addebiti per spese che non aveva mai effettuato. Gli inquirenti – coordinati dal pm Ciro Alberto Savino – sono riusciti ad arrivare a S.T. grazie agli unici due dati personali rilasciati: il numero di cellulare da cui veniva effettuata la prenotazione e un indirizzo email.

Se ne riparlerà in aula il 20 febbraio.

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