(foto tratta dalla pagina facebook di Ordine Futuro Basilicata)

Monsignor Luigi Negri è stato l’ospite illustre a un convegno organizzato in Basilicata dalla destra neofascista. Il vescovo di Ferrara è intervenuto in collegamento diretto a una iniziativa contro le unioni civili organizzato a Lavello, in provincia di Potenza, da Ordine Futuro, sigla vicina a Forza Nuova, che, si rivolge (si legge nel suo sito) a “tutte le realtà che abbiano a cuore il bene della Patria ed il suo riscatto”.

Che Ordine Futuro soffra di nostalgie fasciste lo dichiara apertamente nella sua pagina facebook. Appena pochi giorni fa ricordava con malinconia il 23 settembre 1943, data di nascita della Repubblica Sociale Italiana, quando “l’onore, motore grandioso che chi non ha non conosce, ha fatto sì che centinaia di migliaia di donne e di uomini continuassero a lottare, non per conquista, ma per difendere le proprie case ed il proprio Ideale”.

Ordine Futuro aveva lanciato il convegno “Unioni civili… e adesso?”, che si è tenuto sabato scorso a Lavello, in provincia di Potenza, in Basilicata, regione che, stigmatizzano gli organizzatori, “si è distinta per la fiera opposizione – trasversale – al matrimonio gay, all’omosessualismo e alla propaganda dell’ideologia gender”. Per questo “in difesa dell’unica e vera famiglia gravemente minata dalla legalizzazione del matrimonio gay, e non solo, con ProVita e alcune associazioni locali (Circolo Giovanile San Luigi IX, Sturm und Drang), Ordine Futuro Basilicata ha invitato alcuni relatori di prestigio per riflettere sulla questione”.

Tra i relatori di prestigio c’era appunto il vescovo Negri. Fatalità del caso il suo intervento è avvenuto mentre nella città estense – fanno notare le associazioni Circomassimo Arcigay Arcilesbica Ferrara, Agedo Ferrara, Famiglie Arcobaleno – sfilano 1500 persone per la manifestazione ‘Ferrara che accoglie’, “per testimoniare la Ferrara democratica, civile, accogliente, antirazzista”, promossa da associazioni, partiti politici e sigle sindacali.

Le associaizoni Lgbti ricordano inoltre che l’iniziativa di Ordine Futuro era stata stigmatizzata nei giorni scorsi anche dal sindaco di Lavello, Sabino Altobello, il quale, “ricordando come la cittadina abbia dato i natali a Don Marco Bisceglia (il sacerdote che, nel 1980, ideò l’Arcigay e ne portò avanti il progetto fino alla fondazione del 1985), ha pacatamente osservato come «organizzare il convegno contro le unioni civili qui, in una città che ha tradizioni di civiltà estrema, mi pare una forzatura, una cosa poco elegante, diciamo»”.

“In maniera altrettanto pacata, ma forte – aggiungono Circomassimo, Agedo e Famiglie Arcobaleno -, ci chiediamo quale moto d’animo e profondo convincimento interiore abbia spinto Negri a partecipare ad un evento promosso da chi solo pochi giorni fa definiva gli italiani che non aderirono alla Rsi come “traditori”. Non potrebbe essere giunta, anche per lui, l’ora di riflettere su come i suoi pregiudizi verso le persone omosessuali e le loro famiglie lo stiano portando decisamente verso ‘cattive compagnie’?”.