Attualità
8 Settembre 2016
Arpae blocca momentaneamente i lavori perché manca il nullaosta di Hera. A chiamare l'agenzia ambientale è stato Nicola Lodi

Palaspecchi, la bonifica parte con una gaffe

di Redazione | 3 min

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OLYMPUS DIGITAL CAMERA“La bonifica è partita, ma è partita male”. E’ il commento di Nicola Lodi di fronte al primo ostacolo dei lavori al Palaspecchi. Un intoppo che è stato lui stesso a rilevare e che, dopo mesi di pressing, lo ha portato a dire di “preferire aspettare due o tre giorni in più ma che sia fatto in regola”.

Questa mattina infatti, mentre due operai della ditta di Vittadello si apprestavano a rimuovere l’acqua stagnante dalle vasche sotterranee, è arrivato il momentaneo stop dell’Arpae per mancanza delle autorizzazioni necessarie. Nello specifico, mancava all’appello il nullaosta di Hera che gli è stato concesso subito dopo la segnalazione.

Ad allertare l’agenzia ambientale è stato proprio il responsabile della Lega Nord che stava osservando l’inizio dell’operazione di pulizia.

L’intervento è stato richiesto quando la motopompa è entrata in azione “per aspirare l’acqua stagnante dai sotterranei – racconta ‘Naomo’ – per poi rigettarla nel pozzetto della fognatura pubblica”. “Non possiamo stabilire se l’acqua sia inquinata o meno – prosegue – ma il ragionevole dubbio deve essere concesso perché dentro ci sono batteri e rifiuti”.

“Arpae è arrivata sul posto nel giro di pochi minuti e ha immediatamente bloccato il cantiere perché mancava la documentazione – prosegue Lodi -. E’ stato poi concesso di riprendere l’operazione, verificando che sia il canale giusto di smaltimento dell’acqua”.

“Prima di cominciare i lavori mi sarei augurato che Vittadello avesse preparato tutte le autorizzazioni necessarie – commenta il responsabile della Lega -. All’inizio ho manifestato soddisfazione perché questa ditta ha mezzi e strutture necessarie per affrontare una bonifica di un’area di 50mila mq ma è fantascientifico che non sia stata inoltrata nessuna richiesta. Arpae e Vittadello si stanno attivando per predisporre la documentazione”.

Un episodio che, secondo l’esponente del Carroccio, “dimostra che questa bonifica sta partendo in maniera frettolosa perché la scadenza per l’avvio dei lavori è domani, ma non è il modo giusto di iniziare. Vogliamo sapere dalla a alla z dove andranno questi rifiuti e vogliamo che Vittadello venga qui in pompa magna con tutte le attrezzature necessarie e non solo con due operai”.

Ma è solo il primo passo. “Siamo in attesa dello sgombero, sperando che si proceda con identificazioni ed espulsioni. Non vogliamo sentire che a una famiglia di questi occupanti abusivi venga data una casa del Comune, non è tollerabile” tuona Nicola Lodi che assicura di “vigilare sempre sulla bonifica: possono venire a denunciarmi per violazione di domicilio ma io non mi muovo da qui. Tanto sono da solo, qui non c’è nessuno di quella mandria di buffoni che per un anno ha continuato a parlare di percezioni e allarmismo”.

“La festa del Palaspecchi è finita – conclude il responsabile leghista -: andremo fino a Roma a chiedere la demolizione. Dopo 30 anni credo che qualche incidente di percorso sia giustificato, ma dopo la pulizia bisogna buttare giù tutto”.

Pronta la replica del sindaco Tiziano Tagliani: “La notizia è che Naomo ha insistito un anno per avere la pulizia delle vasche e, ora che si procede con i lavori, la sua priorità non è più la bonifica ma avere il timbro. Se era necessario avere l’autorizzazione ben vengano i controlli, altrimenti bisogna mettere in dubbio la sua effettiva volontà di procedere. Quando verrà staccato il generatore di corrente si mobiliterà per il rumore e le immissioni sonore?”  ironizza il primo cittadino che lancia l’ultima stoccata ironica: “Se Lodi è interessato a seguire i lavori, lo iscriveremo all’associazione degli umarells”.

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