Attualità
23 Agosto 2016
Il progetto di rigenerazione dell'area è candidato al bando statale

Darsena-ex Mof, un nuovo passo verso la riqualificazione

di Redazione | 3 min

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Punta alla rigenerazione dell’area cittadina tra la Darsena di San Paolo, l’ex Mof e il Meis il progetto di fattibilità approvato oggi dalla giunta comunale per la partecipazione al bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri mirato alla “Predisposizione del programma straordinario di interventi per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia” (pubblicato in Gazzetta ufficiale l’1 giugno scorso).

Obiettivo del progetto elaborato dal Comune di Ferrara è la riqualificazione di una porzione del proprio territorio, con particolare attenzione per aree e edifici degradati e non più utilizzati, “per migliorarne le condizioni urbanistiche, abitative, sociali, economiche, ambientali e culturali – come recita il documento – anche attraverso strumenti di intervento elaborati con il coinvolgimento degli abitanti e dei soggetti pubblici e privati interessati”.

L’ambito di riferimento del “Nuovo Quartiere nell’area della Darsena di S. Paolo, ex Mof e Meis” è in particolare quello ricompreso all’interno della zona di rispetto della città storica (sito Unesco), costituito per la maggior parte dall’area del vecchio Mercato Ortofrutticolo (Mof), attualmente usata come parcheggio pubblico, e dalla Darsena di S.Paolo, che sarà riservata principalmente ad usi ricreativi, creando una connessione fisica e concettuale tra il centro della città e la parte prospiciente il bacino del fiume Po di Volano.

L’idea progettuale alla base del programma di riqualificazione trae origine dal piano di recupero di iniziativa pubblica denominato “Area ex Mof-Darsena”, approvato dal consiglio comunale del 22 dicembre 2011. L’intento è quello di realizzare, quindi, “un quartiere vivace e gradevole per soddisfare le differenti esigenze, aspettative e bisogni dei residenti e dell’intera cittadinanza – come si legge nel documento – nonché di valorizzare le connessioni infrastrutturali e le interazioni con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Meis), in corso di realizzazione, a cura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, nell’immobile demaniale dell’ex carcere di via Piangipane”.

In questa ottica, il Comune di Ferrara ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Fondazione Meis, al fine di perseguire i principi di partecipazione e condivisione nel percorso di elaborazione ed attuazione del progetto.

Un protocollo del tutto simile è stato sottoscritto anche con l’Agenzia del Demanio che ha dimostrato interesse per un’area comunale ricompresa nell’ambito individuato, in funzione di quanto previsto nell’accordo di valorizzazione sottoscritto a Ferrara il 12 ottobre 2015 tra Ministero della Difesa, Ministero dell’Interno, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Agenzia del Demanio, Agenzia delle Entrate e Regione Emilia Romagna.

L’Agenzia del Demanio e il Comune di Ferrara hanno in particolare individuato le modalità e le attività indispensabili per addivenire alla permuta tra l’area dell’ex Aeroporto militare, di proprietà dello Stato, e una porzione dell’area ex Mof, di proprietà del Comune e ricompresa nella zona cittadina oggetto di candidatura al bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“La zona, pur presentando caratteristiche molto diverse nei due ambiti principali da cui è composta, ossia ex Mof e Darsena, è posta in posizione strategica dal punto di vista dell’accessibilità – riferisce l’assessore all’Urbanistica, Edilizia e Rigenerazione Urbana Roberta Fusari -. Si tratta di aree da riqualificare e riprogettare privilegiando scelte che non determinano nuovo consumo di suolo, ma piuttosto una valorizzazione che si inserisce nel processo di riqualificazione di tutta l’area su cui l’amministrazione comunale sta concentrando la propria attenzione: dal Quartiere Giardino all’idrovia cittadina, attraverso i cantieri di recupero della palazzina ex Mof (futura sede dell’Urban Center comunale e dell’Ordine degli Architetti) e di adeguamento dello stadio Mazza”.

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