Lettere al Direttore
21 Agosto 2016

Carta annonaria ovvero ripristinata a Ferrara la Tessera del Pane

di Redazione | 2 min

IERI

In tempo di guerra, i sintomi della grave crisi economica che aveva invaso il Paese, si avvertirono dalla scarsità dei generi alimentari e dall’aumento dei prezzi, che portarono alla costituzione della “carta annonaria”.

La carta annonaria era una tessera a punti (un punto al giorno), per la pasta, il pane, il tabacco, il caffè e, per i bambini, anche per il latte, il burro e il latte in polvere artificiale per i neonati.

Si usava per acquistare i generi di prima necessità. Ogni bollino valeva una razione giornaliera, settimanale o mensile. Ma era possibile aggirare la regola. La cassiera del panificio segnava sul biglietto sempre un po’ di più e veniva ricompensata con una sporta di verdura del nostro orto.

OGGI

Apprendiamo che il Comune di Ferrara e sue organizzazioni satelliti intendono aprire un market solidale definito “il Mantello”, al quale potranno accedere solo 200 famiglie, residenti a Ferrara, Voghiera e Masi torello, in una condizione di impoverimento, al fine di potenziare e sviluppare le attività, non in modo assistenziale, ma contribuendo a trasformare i cittadini con difficoltà economiche, in risorse attive per la loro comunità.

Partecipando ad un apposito bando potranno ottenere una tessera a punti, per avere beni di prima necessità: la pasta, il pane, (forse) il tabacco, il caffè e, per i bambini, anche per il latte, il burro e (forse) il latte in polvere artificiale per i neonati.

Negli anni ’50 nelle famiglie meno abbienti, era consuetudine fare la spesa dei generi alimentari con il “LIBRETTO DEI POVERI”, cioè si faceva la spesa quotidiana o settimanale dei generi alimentari, non si pagava, ma il totale del denaro dovuto veniva appunto segnato dal bottegaio, con la sua matita appuntata sull’orecchio, su un libretto personale, di colore vario, che, generalmente a fine del mese, il cliente “debitore” saldava il negoziante.

Oggi forse si potrebbe fare altrettanto alla Coop, caso mai senza la matita posata sull’orecchio, ma con l’utilizzo di potenti computers.

Ad ogni buon fine, riportiamo due storiche fotografie che documentano la quotidianità della “Tessera del Pane”, già allora molto più numerose della QUISQUILIA di 200 famiglie, come risposta alla necessità popolare.

p. il Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione
Portavoce: Aldo Ferrante

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