Vigarano
11 Agosto 2016
Si tratta Hidri Sajmir, imprenditore edile. Secondo il Viminale mostrava segni di fanatismo e consultava online siti riconducibili all’Isis

Rischio terrorismo, espulso esponente islamico di Vigarano

di Redazione | 3 min

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ramadanVigarano Mainarda. Il ministro dell’Interno Algelino Alfano ha firmato il decreto di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato di un cittadino albanese residente a Vigarano Mainarda – Hidri Sajmir, 34 anni – titolare di un’impresa individuale del settore edile  e che, da quanto si apprende, si apprestava a partire per l’Albania.

I motivi dell’espulsione, il provvedimento numero 42 dall’inizio dell’anno (108 persone dal 2015 ad oggi) sono racchiusi nella nota di Alfano, nella quale si afferma che “dopo una serie di attente indagini, portate avanti dalla Polizia di Stato, ho deciso la sua espulsione – sostiene Alfano – perché svolgeva un’attività di proselitismo rivolta ai fedeli con un linguaggio denso di tratti di fanatismo e consultava online, freneticamente, siti con contenuti riferibili allo Stato Islamico, dimostrando una chiara insofferenza nei confronti della cultura occidentale e un forte astio contro i Paesi sostenitori della coalizione internazionale”.

“Il nostro lavoro di prevenzione – ha concluso il ministro – riveste una grande importanza nel contrasto al terrorismo. Proseguiamo, quindi, su questa strada perché la prevenzione è uno degli strumenti essenziali per diminuire il livello di rischio nel nostro Paese”.

Il sindaco di Vigarano Barbara Paron non ha, e non può avere, prove né notizie ufficiali “perché il comune non viene coinvolto in questo tipo di operazioni. Ho cercato comunque di informarmi come per evitare panico tra i miei cittadini e posso dire che un ‘problema Vigarano’ non c’è e non è mai nato, perché qualora ci fosse mai stato, è stato risolto sul nascere”. Paron aggiunge che “in questo momento di grande preoccupazione e timore la prudenza non è mai troppa. Posso dire che questo episodio ci fa capire quanto il problema terrorismo non sia all’interno dei profughi ma vado cercato altrove”.

Di tutt’altro avviso Alan Fabbri, secondo il quale “anche la provincia di Ferrara dimostra di non essere a rischio zero, anche per colpa di chi troppo ha tollerato. Ora ci auguriamo che si passino finalmente al setaccio i, cosiddetti, centri culturali islamici (che altro non sono che moschee mascherate) e che a livello nazionale si imponga una moratoria sulle nuove autorizzazioni”. il Il capogruppo leghista in Regione chiede che “l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal sindaco di Bondeno Fabio Bergamini venga ascoltato e tutti i sindaci condividano misure di contrasto al proliferare dei centri culturali islamici, come Bondeno da anni ha messo in campo”.

“L’Islam non è una religione qualsiasi: se le istituzioni non lo capiscono o sono illuse o sono complici – aggiunge l’esponente del Carroccio -. Quanto abbiamo detto si sta pericolosamente avverando: da sempre predichiamo cautela sui centri islamici, chiediamo di fermarne il proliferare, invochiamo controlli rigorosissimi su quelli esistenti e uno stop all’immigrazione selvaggia. Ma il Pd ne ha sempre fatto una questione ideologica, peccando di colpevole leggerezza. Ci vuole ordine e rigore nelle verifiche. L’Europa è sotto minaccia e i territori non possono abbassare la guardia. Ci aspettiamo chiarimenti anche da parte dei responsabili delle comunità islamiche locali”.

“Ci auguriamo – sottolinea Fabbri – che dopo l’ennesima espulsione dell’islamico di turno, questa volta a pochi chilometri dalle nostre case, il presidente della Provincia Tagliani si svegli e, invece di stringere la mano a questa gente (come accaduto il 23 novembre scorso, a Ferrara), si faccia portavoce della diffusa esigenza di sicurezza, manifestata da sindaci come Bergamini e dai cittadini. L’espulsione di oggi dimostra che il problema Islam esiste ed è più vicino di quanto si possa pensare e che l’allarme lanciato dalla Lega Nord, ancora una volta, era reale e concreto”.

Il segretario provinciale del Pd, Luigi Vitellio, si dichiara soddisfatto per l'”Ottimo lavoro delle forze dell’ordine a cui va tutto il nostro ringraziamento. Il fanatismo va combattuto con tutte le forze che abbiamo a disposizione e l’espulsione di oggi dimostra l’impegno del nostro Stato in questa battaglia che ci deve vedere tutti uniti”.
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