di Marcello Celeghini
Gaibanella. Doveva essere una manifestazione apolitica quella che ieri sera ha percorso le strade della frazione al centro della bufera istituzionale per la possibilità di ospitare 30 richiedenti asilo a Villa Modoni alle porte del paese, e invece simboli rappresentanti politici non sono mancati. Erano circa 150 i manifestanti che si sono dati appuntamento davanti ai cancelli della Villa per chiedere le dimissioni dell’assessora Chiara Sapigni, rea, secondo i protestanti, di “avere tenuto un atteggiamento arrogante e inaccettabile per il ruolo istituzionale che ricopre”.
Il corteo, poi, è proseguito fino alla piazza principale di Gaibanella dove più volte dei cori hanno chiesto le dimissioni di tutta la giunta Tagliani. Ma, durante la marcia, anche il prefetto Michele Tortora è stato preso di mira dalle critiche. Lungo e scrosciante invece l’applauso per le forze dell’ordine che hanno accompagnato il corteo. “Il risultato di avere impedito l’arrivo in questa struttura dei 30 finti profughi è merito di tutta la comunità di Gaibanella che si è dimostrata coesa come mai una piccola frazione ha saputo fare prima d’ora- commenta il responsabile immigrazione della Lega Nord, Nicola Lodi-. Questo episodio ci ha mostrato nuovamente l’incompetenza e l’arroganza dell’amministrazione comunale. Non è accettabile un sindaco che lancia accuse alle forze dell’ordine”.
A rincarare la dose ci ha pensato, durante il tragitto, il consigliere regionale e segretario provinciale della Lega Alan Fabbri ribadendo l’opposizione senza se e senza ma all’arrivo di richiedenti asilo nei comuni governati dal Carroccio. “L’amministrazione comunale di Ferrara è allo sbando, fa le cose in fretta e poi commette errori madornali come questo. Nei comuni dove governa le Lega ci opporremo ad oltranza all’arrivo di richiedenti asilo anche contro le indicazioni del prefetto- annuncia Fabbri-. In questa circostanza anche il prefetto si è dimostrato distante anni luce dal sentire dei cittadini ferraresi, non ha agito, ha solo lanciato diktat. Non ci può obbligare ad ospitare dei profughi, che li ospiti a casa sua. Ribadiamo che noi non siamo contro l’accoglienza, siamo contro questa finta questa finta accoglienza che nasconde business milionari. Per questo motivo, nelle prossime settimane organizzeremo una grande manifestazione a Ferrara sotto la sede dell’Asp”.
Al corteo ha partecipato anche il proprietario di Villa Modoni, Alberto Minghini, che ha ripercorso la vicenda che lo ha visto scoprire il giorno stesso dell’incontro pubblico con l’assessore Sapigni che i richiedenti asilo sarebbero stati ospitati nella struttura di sua proprietà. Presente per la prima volta ad una manifestazione della Lega in un altro comune, il sindaco di Bondeno Fabio Bergamini per ribadire il sostegno agli abitanti di Gaibanella. “Un esponente politico ferrarese ha detto che tanto Gaibanella è solo un incrocio, è vero, è un bellissimo e tranquillissimo incrocio ed ha diritto a restare tale. Questi ragazzi che dovevano essere ospitati non si possono considerare profughi perché non provengono da paesi in guerra. Conosco bene cosa è un profugo, me lo ha raccontato mio nonno che durante la seconda guerra mondiale si è visto abbattere la propria casa dalle bombe degli americani, lui si che era un profugo. Questi non sono profughi. Purtroppo i veri profughi non hanno la possibilità di fuggire dal loro paese e di loro, i veri poveri, tutto il mondo se ne frega”.
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