Lettere al Direttore
27 Luglio 2016

Il contrario dell’Isis

di Redazione | 4 min

Sono sicuro che ci avete fatto caso anche voi: uno psicopatico ammazza uno o più innocenti e si dichiara “soldato dell’ISIS” e subito dopo si assiste alla solita sfilata di “paladini dell’Occidente” che cercano di venderci la loro particolare versione di ciò che dovrebbe essere “il contrario dell’ISIS”. L’ISIS è il male e loro dovrebbero essere il bene. L’ISIS è la barbarie e loro dovrebbero essere la Civiltà con la C maiuscola. L’ISIS è la tenebra e loro dovrebbero essere la luce che illumina il cammino (verso cosa?). L’ISIS è il gelo e la tempesta e loro dovrebbero essere la baia riparata dal vento in cui trovare rifugio (da cosa?).

“Loro” sono sempre gli stessi.

La prima “bancarella della salvezza” ad apparire sulla piazza è quasi sempre quella cristiano/cattolica. Come ricorderete, un chiaro esempio di questo approccio ce lo ha dato negli anni scorsi, in più di un’occasione, l’Arcivescovo di Ferrara, Monsignor Luigi Negri. Ecco, ad esempio, uno frammento di un vecchio articolo di estense.com che riporta parte di una sua intervista:

“I cristiani hanno potuto essere violenti – afferma il vescovo -, anche se non credo nelle dimensioni nelle quali spesso questo viene narrato, perchè hanno assunto le modalità di espressione e di comportamento del loro tempo. Di suo, il cristianesimo non è violento”. Diverso il discorso per l’Islam, in cui la violenza “ha tutt’altra natura perchè è intollerante verso chi non aderisce al credo musulmano. Noi cristiani siamo esortati dalla tradizione della Chiesa e dal magistero papale a non far prevalere i nostri istinti sulla dottrina”.

[Vedi: http://www.estense.com/?p=432292 e http://www.luiginegri.it/detail.asp?c=2&p=1&id=1124&s=0 ]

Come dire: si, certo, anche la chiesa cristiana e cattolica ha fatto le crociate ed bruciato sul rogo Giordano Bruno e migliaia di altre persone ma… erano altri tempi. Adesso siamo diventati buoni (e non perché i militari di Garibaldi ci hanno costretto a rispettare le leggi a suon di bastonate ma perché eravamo già maturi per diventarlo). I veri cattivoni sono loro, i mussulmani.

Subito dopo arrivano la bancarelle ideologiche delle varie destre del paese (Lega Nord, Fratelli d’Italia, Forza Italia e via dicendo). Tutte diverse e tutte in fondo uguali nei contenuti: loro, gli islamici, sono dei rozzi barbari, dediti alla violenza ed alla intolleranza, mentre noi, la destra, siamo la luce che illumina l’Occidente (come se non fossero mai esistiti Benito Mussolini, Francisco Franco, Adolf Hitler ed i colonnelli delle dittature in Grecia ed in America Latina).

In tutti i casi, la sostanza del discorso è sempre la stessa: avete paura dell’islam? Allora venite a noi, rifugiatevi sotto la nostra ala protettrice. Stringetevi attorno ai “valori fondanti” della Civiltà Occidentale: Dio (Cristiano), Patria e Famiglia.

Peccato solo i valori che questi “paladini della civiltà” vanno predicando siano esattamente gli stessi dei loro avversari: intolleranza nei confronti di tutto ciò che è “diverso” o “anormale” (come gli omosessuali o le “famiglie non tradizionali”), adozione/imposizione di uno “schema comportamentale” strettamente regolato (niente droghe, niente sesso occasionale, niente divorzio, niente aborto, etc.), disprezzo nei confronti di tutto ciò che è “altro rispetto a loro” (atei, “comunisti”, etc.), “risoluzione” dei problemi a suon di bastonate, disprezzo per certe “debolezze” e certi “buonismi” da intellettuali e via dicendo. Insomma: “obbedienza pronta cieca ed assoluta” nei confronti di una “autorità superiore” onniscente e paterna che, di volta in volta, veste le spoglie di una Divintà o di un Leader carismatico.

Francamente, di fronte a queste dichiarazioni di superiorità dell’Occidente (civile in quanto Cristiano, Cattolico e… di destra) rispetto all’Oriente (barbaro in quanto islamico) non si sa se ridere o se piangere. Tra queste due “icone”, l’unica differenza sembra essere il turbante.

L’unica cosa che si può dire è questa: qualunque sia la natura dell’ISIS, di sicuro non sono queste le alternative.

Non troveremo la civiltà che cerchiamo buttandoci tra le braccia di gente che continua a lottare con ogni mezzo contro ogni timido accenno di progresso. Non troveremo la civiltà affidandoci a chi vorrebbe “curare” gli omosessuali e ci accusa di “buonismo” ogni volta che chiediamo il rispetto dei diritti più elementari. Non troveremo la civiltà tra le braccia di chi continua a ritenere che una legge che ha trovato scritta (da chi?) in un libro vecchio di 2000 anni debba avere la precedenza sulla legge che un’intera civiltà si è data nel corso dei secoli, attraverso meccanismi democratici di discussione e di condivisione. Non troveremo la civiltà tra le braccia di chi ritiene che chi non ha una fede religiosa sia strutturalmente incapace di capire qualcosa di importante della vita.

La vera alternativa all’ISIS è la Civiltà, quella vera, e la civiltà è fatta di pochi, semplici valori:

Rispetto per gli altri, anche quando non riusciamo a capirli (magari perché fanno sesso in modo per noi incomprensibile o perché hanno alle spalle una storia familiare che a noi sembra troppo “complicata”).

Apertura e curiosità verso ciò che non si conosce (ad esempio imparando le lingue del mondo, invece di sobbalzare per la paura ogni volta che sentiamo qualcuno parlare in un’altra lingua)

Apertura e curiosità verso il proprio tempo. La vita è qui, adesso. Non ha senso continuare a vivere nella Palestina di 2000 anni fa o nella Ferrara degli Estensi. Sono successe molte cose da allora e non possono essere tutte sbagliate.

Alessandro Bottoni

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