Economia e Lavoro
6 Luglio 2016
Lodi: "Non siamo in grado di reggere un'altra ristrutturazione"

Berco: i sindacati vogliono chiarezza e proclamano lo sciopero

di Ruggero Veronese | 2 min

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berco lavoratoriCopparo. Da una parte la drammatica situazione dei mercati internazionali, dall’altra la trattativa per il rinnovo del contratto aziendale che non sembra partire sotto i migliori auspici: non c’è pace in casa Berco, dove i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato uno sciopero (che si terrà mercoledì 13 luglio) per chiedere più chiarezza all’azienda in merito al futuro della fabbrica copparese e dei suoi dipendenti.

Due temi che, in una situazione così carica di incognite, si intrecciano a doppio filo: senza conoscere le intenzioni del gruppo Thyssen in merito a Berco – per cui circolano voci di una joint venture con Tata Steel – diventa infatti problematico ragionare sui dettagli del prossimo contratto aziendale, il cui rinnovo è programmato per il prossimo settembre.

I rappresentanti dei lavoratori ieri hanno spiegato la situazione nel corso di tre assemblee distinte (una per ogni turno di lavoro) a cui hanno preso parte un migliaio di dipendenti (su circa 1.600 totali) e ricevuto il loro appoggio per le iniziative di sciopero: “Abbiamo fatto ai lavoratori la cronaca dei nostri ultimi incontri con l’azienda – spiega il segretario Fiom Samuele Lodi -, che parla di una situazione complicata ma senza mai entrare nel dettaglio. Abbiamo riferito ai dirigenti di essere molto preoccupati e che vogliamo una assoluta trasparenza sulle scelte: se verrà sgomberato il campo dall’ipotesi di eventuali esuberi potremo concentrarci sul rinnovo del contratto in settembre. Con lo sciopero vogliamo dire chiaramente che Berco non è in grado di reggere un’altra ristrutturazione”.

Secondo i sindacati, l’ipotesi di rinnovo presentata fino a questo momento dall’azienda presenta diversi passi indietro rispetto agli accordi precedenti, come l’unilateralità nel determinare la flessibilità del lavoro (ovvero decidere quando e come diminuire o incrementare le ore di lavoro a seconda delle necessità).

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