Economia e Lavoro
5 Luglio 2016
Sono il 22,8% del totale. Giovedì un convegno della Camera di Commercio informerà le imprenditrici su come far crescere la propria azienda

Ferrara prima in regione per percentuale di imprese ‘rosa’

di Redazione | 3 min

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imprese femminili conferenza stampadi Marcello Celeghini

La provincia di Ferrara con le sue 7746 imprese femminili attive nel 2015 risulta essere prima in regione per  percentuale di imprese ‘rosa’, pari al 22,8% del totale, superando Piacenza, per anni in cima alla classifica. Ma considerando il fatto che l’Emilia Romagna è la regione con la maggiore percentuale di imprenditoria femminile in Italia, Ferrara si posiziona sicuramente anche ai primi posti della classifica nazionale. Questi dati luminosi per il nostro territorio sono stati forniti nel corso della conferenza stampa di presentazione del convegno, dal titolo ‘Imprese femminili tra capitali e opportunità di insediamento’, che si svolgerà giovedì 7 luglio nella sala conferenze della Camera di Commercio a partire dalle ore 14.45.

Lo scopo del convegno è quello di informare l’imprenditoria femminile sulle tante opportunità per reperire capitali per fare innovazione o per lanciare da zero la propria impresa, avendo però in mente un progetto ben chiaro. Dopo i saluti istituzionali del presidente camerale Paolo Govoni  e della presidente del Comitato provinciale imprenditoria femminile, Gisella Ferri, inizieranno i contributi veri e propri con l’intervento di Silvia Pulvirenti, direttrice tecnica di Sipro che parlerà di ‘sportelli territoriali, incubatori per imprese e aree industriali-opportunità per lo sviluppo ’. Seguirà poi il contributo di Sabrina Fausta Aloise dell’Istituto Centrale delle banche popolari italiane che informerà riguardo ‘la sezione speciale del fondo di garanzia per le pmi, dipartimento pari opportunità della presidenza del consiglio dei ministri’. Toccherà, poi, a Milena Diazzi, direttore generale economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa della Regione Emilia Romagna, che spiegherà nel dettaglio i bandi ‘Por Fesr 2014-2020. L’ultimo intervento sarà invece di Valentina Lanfranchi dell’ufficio tax&legal dell’Aifi (Associazione italiana del private equity).

Le imprese italiane dipendono ancora troppo dalle banche: è stato calcolato da Unioncamere, infatti, che ben il 70% dell’imprenditoria in Italia reperisce finanziamenti allo sportello bancario, mentre in Francia solo il 39% e in Germania appena il 45%. Poiché ora il sistema bancario italiano sta affrontando grossi problemi, anche le imprese soffrono di riflesso. “Per questo motivo- spiega Gisella Ferri- è essenziale sviluppare, anche in un paese bancocentrico come il nostro, dei canali di finanziamento alternativi. Se è vero che occorre aumentare l’offerta di finanza, è altrettanto vero che tutti insieme dobbiamo lavorare per stimolare la domanda di finanza, che rimane la precondizione principale per far ripartire la crescita, anche della nostra provincia”.

“Da studi della nostra Camera di Commercio è emerso come le imprese femminili siano le più resilienti alla crisi- rivela il segretario generale Mauro Giannattasio-. In provincia le imprese rosa sono quelle che hanno risentito meno della crisi e sono quelle che hanno l’indice di fallimento più basso nei primi anni dalla loro nascita. Il settore più rosa è sicuramente il commercio con una percentuale di imprese femminili del 26,8%, a seguire l’agricoltura con il 20,6%, poi i servizi con il 13,2%, poi la ristorazione con l’11% e, infine la manifattura con il 6,4%. In autunno ospiteremo un evento di caratura nazionale in cui rappresentanti del governo verranno a fare il punto della situazione sulle strategie per implementare l’imprenditoria femminile”.

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