Attualità
13 Giugno 2016
Presentato il progetto Mo.Ver.Di di riutilizzo del contenitore basato sullo sviluppo della mobilità e del turismo sostenibile

Un progetto per “rigenerare” l’ex Teatro Verdi

di Redazione | 4 min

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teatro verdi 1Il Teatro Verdi rinasce, anzi si ‘rigenera’, trovando nuove destinazioni oltre a quella di contenitore di spettacoli. Sarà infatti una sorta di ‘laboratorio aperto’ con una vocazione spiccata per la mobilità sostenibile e la cultura digitale.

E’, in estrema sintesi, il senso del ““Progetto di Rigenerazione dell’ex Teatro Verdi finalizzato alla realizzazione di un laboratorio urbano”, presentato questa mattina, 13 giugno, nella sede dell’ex Teatro Verdi. A illustrare gli elementi essenziali del progetto Massimo Maisto, assessore comunale alla Cultura e Turismo, Caterina Ferri, assessora comunale alle Relazioni Internazionali e Progettazione Europea, Aldo Modonesi, assessore comunale ai Lavori Pubblici, Natascia Frasson, dirigente del Servizio Beni Monumentali e Centro Storico, i rappresentanti del raggruppamento temporaneo di professionisti costituito dalla società cooperativa Città della Cultura Cultura della Città e dagli ingegneri Denis Zanetti e Paolo Magri.

Il progetto nasce nell’ambito del Programma operativo regionale dell’Emilia-Romagna e può contare su un investimento di 3 milioni complessivi a cui vanno aggiunti 750 mila euro di co-finanziamento comunale.

In particolare, il progetto coordinato dal Comune di Ferrara, con la consulenza dei Progettisti esterni della cooperativa Cultura della Città e Città della Cultura prevede che il “Laboratorio Aperto” sia finalizzato alla diffusione e alla promozione della conoscenza del patrimonio culturale attraverso le tematiche della mobilità sostenibile, tanto da configurarsi come ulteriore articolazione di spazi pubblici e semipubblici, non solo raggiungibili ma anche in parte attraversabili in bicicletta da cittadini e turisti, come qualsiasi altra piazza del centro.

L’ex Teatro Verdi diventa per Ferrara qualcosa di più di un edificio da rigenerare: è un volume destinato a conferire nuovo significato a un importante area di centro storico, al rapporto con le Mura Estensi, alla realizzazione di un nuovo polo per la città e per l’intero territorio Unesco. L’idea di riqualificazione dell’ex Teatro Verdi, mirata alla realizzazione di un Laboratorio Aperto, ha richiesto un progetto integrato, nato dalla sommatoria di un disegno architettonico e di un piano di gestione dello spazio che ha come obiettivo lo sviluppo della mobilità e del turismo sostenibile.

teatro verdi 2Nel progetto architettonico trovano infatto spazio al piano terra sia un bike cafè con affaccio diretto su piazza Verdi, che un Visitor Center Unesco. Non un museo, bensì un info-point per esposizioni fisse e temporanee dedicate ai 3 riconoscimenti Unesco assegnati a Ferrara. Poi ancora, nell’ingresso principale, un’area dedicata all’accoglienza che possa fungere da Foyer della Città in cui esporre e vedere esposti altri materiali dedicati alla cultura e all’identità del territorio tra terra e acqua. Altro spazio sarà dedicato al Centro per la Mobilità Sostenibile inteso come luogo d’incontro dove sviluppare ricerche, lavorare, studiare, osservare e progettare, tutto ciò che oggigiorno ruota attorno alla questione della mobilità leggera a basso impatto ambientale e sociale.

Al primo piano della struttura è prevista l’area dedicata ai Lab Space in tutte le loro declinazioni (una decina di spazi flessibili) e l’area da dedicare al “museo della bicicletta“. L’area dedicata alla bicicletta non sarà un vero e proprio museo, inteso in forma tradizionale, bensì un Centro per la Cultura della Bicicletta dove sarà possibile esporre e visitare diversi modelli di bici, dalle storiche alle sperimentali, e una serie di immagini infografiche e allestimenti dedicati al mondo della mobilità leggera e sostenibile, il tutto organizzato all’interno del “ferro di cavallo” degli ex palchi.

Il secondo piano sarà organizzato per ospitare postazioni di lavoro e garantire aree di co-working, nonchè per offrire ai visitatori della palazzina una vista panoramica privilegiata dall’ex loggione verso gli interni del ex teatro. Nell’ambiente della torre scenica, assolutamente unico e spettacolare, si prevede un accesso diretto e potenzialmente carrabile su via Camaleonte che permette di entrare in uno spazio di 250 metri quadri grezzi alti fino a 20 metri dove poter installare, costruire, esporre opere d’arte moderna di grande formato. Questo spazio è unico in tutta la regione Emilia Romagna dunque potrà essere affittato per periodi di tempo più o meno lunghi in funzione delle attività particolari da svolgere all’interno. Inoltre sarà servito da locali tecnici da adibire allo staff di produzione con spogliatoi, sala prova, servizi igienici, spazi di produzione e riunioni. Il percorso ciclabile urbano porterà le biciclette ad entrare in questo spazio.

teatro verdi 3Nella platea si trovano altri 250 mq circa di spazio libero e flessibile per attività artistiche, scientifiche, culturali e sperimentali legate a generi vari ma anche spazio di socialità (piazza coperta) durante la stagione estiva. La platea sarà collegata alla torre scenica grazie ad una “scalinata lignea monumentale” che potrà fungere anche da gradonata per spettacoli minori o passerella per sfilate di moda o sedute libere.

Black Box: sarà così nominato l’ambiente tra torre scenica e palchi del ex teatro da recuperare e adibire a sala polifunzionale per una cinquantina di utenti (sala conferenze,prove per danza, teatro e altri spettacoli).

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