di Marcello Celeghini

Formignana. Cosa vi ha guidati nella stesura del programma della lista ‘Insieme per Formignana’?

“Fin dal primo momento ci ha guidati una visione estremamente realistica del nostro paese. Siamo un comune piccolo, con pochissime risorse, che fatica a fare nuovi investimenti e, anzi, si trova in difficoltà a mantenere le strutture comunali e i servizi esistenti. Il nostro programma non poteva che essere un programma di mantenimento di quello che esiste e di valorizzazione di ciò che abbiamo. La prossima legislatura, che difficilmente durerà cinque anni, sarà una legislatura costituente che guiderà Formignana verso un processo di fusione nel giro di due, massimo tre, anni”.

Quali sono i punti principali del programma?

“Come dicevo, è un programma estremamente semplice e realizzabile. Abbiamo attribuito un peso importante al recupero della comunicazione con i cittadini, in una realtà piccola come la nostra è fondamentale far sentire il cittadino partecipe nella macchina di governo. Secondo cardine del nostro programma è quello di sostenere e far conoscere le nostre straordinarie associazioni di volontariato e le tante attività culturali che contraddistinguono Formignana. In tema di lavori pubblici, con i fondi a nostra disposizione, possiamo fare ben poco, è allo studio il progetto di una nuova rotonda per risolvere i problemi dell’incrocio tra via Gramsci e via Brazzolo, dove purtroppo abbiamo tanti incidenti”.

Si parla tanto di sicurezza, i furti e reati di microcriminalità ormai sono all’ordine del giorno anche nelle realtà più piccole, cosa propone a riguardo se eletta?

“La sicurezza dei cittadini è in cima ai miei pensieri. Per combattere il senso di insicurezza dilagante cercheremo di facilitare un continuo interscambio di informazioni con le forze dell’ordine. Risorse permettendo, stiamo studiando anche un piano per implementare il sistema di videosorveglianza nei punti più sensibili di Formignana”.

Il tema sicuramente più scottante è quello sul percorso di fusione con altri comuni. Se eletta sarà davvero l’ultimo sindaco di Formignana?

“Sicuramente nei prossimi due o tre anni contiamo di portare a compimento il processo di fusione, quantomeno con Tresigallo, la realtà a noi più affine. ‘Insieme per Formignana’ è una lista civica di larghe intese nata con lo scopo di mettere assieme buona parte delle forze politiche per ragionare in maniera più condivisa possibile sul processo di fusione. Il mio augurio è che a Tresigallo vinca le elezioni la mia amica Paola Pusinanti, in modo da, qualora fossi eletta anche io, trovarci immediatamente attorno a un tavolo per ragionare sulla fusione dei nostri due comuni, coinvolgendo quanto più i nostri concittadini. La fusione è inevitabile, anzi occorre fare presto se vogliamo accaparrarci i cospicui fondi derivanti da tale processo. È infatti allo studio una legge nazionale che impone la fusione per i comuni al di sotto dei 5mila abitanti senza più gli incentivi che ci sono ora. Siamo disposti a ragionare anche con Jolanda di Savoia, anche se rispetto a Tresigallo abbiamo meno punti di contatto”.

Magari non ci ha ancora pensato, ma quale sarà la prima cosa che farà se eletta sindaco?

“Convocherò tutti i dipendenti del Comune e gli spiegherò cosa c’è da fare e da migliorare tenendo presente cosa è emerso dai tanti incontri con i cittadini susseguitisi in questi mesi di campagna elettorale”.

Perché i formignanesi dovrebbero votarla?

“I nostri cittadini dovrebbero votarmi perché rappresento una squadra di persone competenti che sanno cosa si può fare per ottenere il meglio per Formignana, anche nell’ottica della fusione. Abbiamo messo da parte le appartenenze politiche per il bene del nostro paese, già questo credo che sia un buon motivo per sceglierci”.