Si sta concludendo in questi giorni l’ultima fase delle attività di formazione previste dal progetto “Inclusione scolastica dei minori disabili nel Distretto di Iringa in Tanzania” che ha come argomento la Comunicazione Aumentativa Alternativa e gli strumenti per la comunicazione low tech e high tech.
Dal 18 al 27 maggio, infatti, un esperto dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara, Francesco Ganzaroli, e una rappresentante della ong IBO Italia, Letizia Sabba, hanno preso parte a una missione di formazione e di monitoraggio a Iringa, in particolare nella zona rurale di Kipera. Le attività sono state rese possibili grazie al fondamentale supporto di Cristina Pinci, Paola Ghezzi, di Adam e Ageni dell’associazione Nyumba-Ali, partner del progetto che a Iringa ha aperto due Centri per l’assistenza, la cura e la riabilitazione dei bambini con disabilità.
Nella scuola di Kipera hanno partecipato alle attività proposte 15 insegnanti, con una importante novità: Francesco Ganzaroli è stato affiancato nella formazione da due insegnanti tanzaniani, Emauel Chyombo e Peter N’Golo, che hanno preso parte in passato, come studenti, ad analoghi percorsi formativi. Si tratta di un aspetto particolarmente importante e qualificante del progetto in quanto rivela la sostenibilità del progetto stesso per il futuro oltre alla stretta collaborazione che si è costruita nel tempo con il partner locale.
La missione è la continuazione delle attività del progetto che si concluderà a settembre 2016 con una visita studio in Italia di due rappresentanti tanzaniani del partner locale, il Distretto scolastico di Iringa. Oltre alle formazioni degli operatori tanzaniani, il progetto ha previsto lavori di adeguamento strutturale nelle scuole tanzaniane, laboratori sull’intercultura nelle scuole di Ferrara e un seminario pubblico a Bologna.
Il progetto è promosso da una rete di quattro realtà emiliano-romagnole: l’ong IBO Italia, l’Associazione Nyumba-Ali, il Comune di Ferrara e la ditta di ausili tecnologici Didacare s.r.l., ed è co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna grazie alla L.R. 12/2002 a favore degli interventi per la cooperazione internazionale, la solidarietà e la promozione di una cultura di pace tra i popoli.
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