Le richieste istituzionali che Ascom Confcommercio e i Consorzi Balneari dei Lidi Nord hanno presentato mercoledì in Regione, hanno dato i loro primi concreti risultati: il riferimento è all’incontro a Bologna nella sede della Regione Emilia Romagna con gli assessori Corsini (Turismo) e Gazzolo (Difesa del Suolo e della Costa) sul tema, complesso e delicato dell’erosione della costa di Comacchio e dei suoi sette lidi con tutti le possibile conseguenze e riflessi sul piano turistico.
La delegazione ferrarese – coordinata e guidata da Ascom Confcommercio Ferrara e composta da Giuseppe Carli (Sib – Confcommercio), Nicola Bocchinpani (AsBalneari), Gianni Nonnato (Nuovo Consorzio Nazioni) con il supporto della Confcommercio regionale – aveva presentato l’urgenza di provvedimenti strutturali che vadano ben oltre gli interventi già previsti dalla Regione.
L’azione coordinata si è infatti concretizzata – sintetizza Davide Urban direttore generale di Ascom Ferrara – nell’impegno della Regione in tempi stretti – il prossimo 5 luglio in Comune a Comacchio – di realizzare un incontro che coordineremo e che permetta di impostare e mettere in cantiere un progetto pilota efficace per intervenire in modo strutturale sulla costa di Comacchio. Siamo doppiamente soddisfatti – conclude Urban – con gli operatori del settore: da in lato si agisce in tempi davvero ragionevoli e dall’altra si sposta l’attenzione delle istituzioni regionali sulle necessità improrogabili di salvaguardare e difendere gli interessi economici e turistici della costa di Comacchio e dei suoi sette lidi”.
L’Emilia Romagna infatti ha finanziato quest’anno l’intervento del ripascimento sui lidi in merito all’erosione della costa. La Regione è parimenti consapevole che è necessario un piano costa che prevede una progettazione di opere rigide e che le scogliere vanno mantenute e rimodulate perchè nello stato di fatto sono inefficaci in caso di mareggiate. Il costo per sistemare i 4 km di costa si aggirerebbe secondo una prima stima attorno ai 7,2 mln di euro. Una situazione insomma che deve essere risolta con scelte che abbiano effetti sul medio e lungo periodo: gli operatori del sistema balneare hanno infatti rimarcato le difficoltà fortissime ad operare in una situazione di precarietà e incertezza nei confronti dei clienti e turisti. Interventi strutturali che a questo punto potrebbero essere finanziati recuperando fondi sull’apposito capitolo del dissesto idrogeologico.
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