Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
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Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Una stretta di mano ha sigillato il passaggio di testimone tra l’amministratore unico uscente di Sipro – Agenzia dello Sviluppo, Stefano di Brindisi e Paolo Govoni, attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara
Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti
Ancora un grave incidente in via Comacchio dove, nel tardo pomeriggio di mercoledì 30 aprile, una donna di 30 anni e una bambina di 5 anni - mamma e figlia - sono state investite mentre stavano attraversando la strada all'altezza del civico 195, poco dopo la rotonda di via Caldirolo
Se la proposta ti intitolare una via a Giorgio Almirante, uno dei fondatori del Movimento sociale italiano, passasse sul suo tavolo non avrebbe dubbi su cosa fare. Massimo Maisto su facebook entra nella discussione “romana”, che segue l’idea di Giorgia Meloni, candidata sindaco di Roma per Fratelli d’Italia e Lega Nord: “Viste le polemiche romane sulla promessa della Meloni di intitolare ad Almirante una via ci tengo a segnalare che qualche anno fa anche a Ferrara un consigliere comunale ha presentato la stessa proposta”.
Nel febbraio del 2010, infatti, identica proposta – ufficializzata in consiglio – arrivò da Francesco Rendine, allora consigliere Pdl, che valutava come “ad oltre venti anni dalla sua scomparsa, la figura di Giorgio Almirante è stata rivalutata, non tanto come rappresentante di una forza politica quanto per le doti di statista e uomo politico, che ha sempre riconosciuto i valori delle istituzioni, al punto che anche gli avversari politici lo rispettavano in vita e ne rispettano oggi la memoria”.
“Almirante – proseguiva Rendine – ha il merito di aver sottratto la destra italiana al limbo in cui era stata confinata per ragioni storiche e ideologiche, trasformandola e imprimendogli quella svolta che, attraverso la costituzione di Alleanza Nazionale, prima, e la confluenza nel Popolo della Libertà, poi, le ha consentito di diventare un partito democratico moderno ed europeo, una forza politica stabile e un punto di riferimento nello scenario politico e istituzionale italiano”.
Il consigliere chiedeva quindi a sindaco e al responsabile della commissione toponomastica di valutare la possibilità di intestare una via o una piazza di Ferrara a Giorgio Almirante, “testimonianza di una volontà di riconciliazione, messaggero di speranza per un mondo di pace e solidarietà”.
Oggi come allora, di fronte a quella proposta, Maisto avrebbe solo una risposta: “da assessore alla toponomastica ho bocciato l’idea ribadendo che finché avrò questa delega non ci sarà una via intitolata ad un politico fascista (e questo vale anche per Italo Balbo)”.
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