Sport
30 Aprile 2016
Il trainer toscano: «La B gioia straordinaria: ora vogliamo chiudere la stagione in bellezza». E Mattioli annuncia: «Mister e Digì Vagnati sono confermatissimi».

Semplici, con la Spal un presente e un futuro da… sogno

di Federico Pansini | 5 min

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Mister Semplici sorride: la Spal è tornata in serie B

La serenità, nei modi e nella voce è quella che mai è mancata dal suo arrivo a Ferrara. Il sorriso, invece, è di gioia. Una gioia purissima, incontenibile. Il segno tangibile che Leonardo Semplici, 48 anni da Firenze, sa di avere compiuto una impresa storica, seguendo le orme indelebili di illustri – e immortali, nei ricordi dei tifosi biancazzurri- predecessori.

Dopo quasi 24, lunghissimi e difficilissimi, anni di assenza, la Spal può festeggiare il ritorno in serie B. E tra gli artefici c’è proprio lui, il tecnico capace di guidare un gruppo che ha trasformato il sogno di una intera città in realtà. E ancora stenta a crederci: «E’ una gioia indescrivibile – racconta Semplici alla vigilia dell’ultima trasferta di campionato a Teramo; ndr -, irrefrenabile, bella da vivere in ogni sua forma. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, costruendolo con la partecipazione di tutti: società, staff, giocatori, pubblico».

Non usa mai il singolare, ‘Leo’. E parla soprattutto di ‘loro’, e cioè dei suoi ragazzi: «Fantastici. Una squadra giovane, nuova, che ha compiuto un percorso di crescita in cui ciascuno ha saputo ritagliarsi un ruolo importante in diversi momenti chiave della stagione. Sono arrivati davanti a tutti con merito e perchè, oggi, questa squadra può contare su una rosa di autentici titolari, nessuno escluso. Gli allenamenti di questa settimana? Per certi versi è tutto più facile, ovviamente. Per altri devo comunque i ragazzi sulla corda – sorride; ndr -: giusto nelle scorse ore mi sono raccomandato con tutti di restare concentrati, abbiamo davanti due partite e la Supercoppa di Lega dove vogliamo misurarci con le prime degli altri gironi e continuare il nostro ‘trend’ positivo. E se possibile, perchè no? Anche conquistare un ulteriore trofeo e regalarci l’ennesima gioia in questo finale di stagione. La gara di Teramo sarà tosta, contro una squadra imbattuta in casa e che sicuramente vorrà fare bella figura così come la vogliamo fare noi. In campo? Non parlerei di turnover, perchè chiunque gioca lo può fare dal 1° minuto di ogni gara».

Negli occhi e nei cuori di tutta Ferrara c’è ancora la giornata di sabato scorso. «Incredibile, questo entusiasmo è incredibile. Siamo riusciti a ‘risvegliare’ una città intera, e dopo così tanta attesa è giusto che si festeggi a dovere e che noi si sia circondati da tante persone a cui abbiamo dato un motivo per essere felici. Le emozioni di sabato sono indimenticabili e rimangono sempre nitide davanti agli occhi, ma poi un allenatore a mente fredda ripensa al percorso lungo una stagione. Tutti i passaggi importanti, i momenti, le difficoltà che abbiamo superato. Quando ho pensato che la Spal potesse vincere il campionato? Dopo la sconfitta nella gara di andata contro il Pisa: abbiamo giocato a Santarcangelo, non bene ma con una incredibile voglia di vincere. In quella partita ho capito che questo gruppo aveva dentro quella fiamma per arrivare a un traguardo impensabile. E anche nei momenti in cui avremmo potuto rischiare di perdere le nostre certezze, come dopo il pesante ko casalingo con la Maceratese, i ragazzi hanno saputo dare risposte immediate. Sul campo ed alle avversarie».

Riguardo al legame con i tifosi, in particolar modo con la Curva che al termine di Spal-Arezzo lo ha voluto a festeggiare proprio sui gradoni della Ovest: «E’ un feeling che parte non da sabato ma da molto più lontano – confessa il tecnico -. A Febbraio del 2015, in un momento che è esattamente l’opposto di questo, abbiamo avuto modo di incontrarci lontano da occhi indiscreti, di confrontarci, di chiarire alcuni aspetti che andavano chiariti. Quello che in quel momento è emerso è che al di la dei giocatori e degli allenatori, resta e resterà sempre la maglia biancazzurra con la sua storia gloriosa e che questo andava messo davanti a tutte le problematiche di quel momento, Ne è nata una unione che rappresenta ed ha rappresentato una componente unica di questa splendida cavalcata e un mattone fondamentale per dove siamo oggi».

Capitolo rinnovo. Semplici prova a sviare l’argomento, tra un sorriso e una battuta cercando di mascherare il sorriso («Non dovete chiedere a me» e poi anche «Bisogna essere tutti d’accordo..»), ma poi a rompere lo ‘scherzo’ tra il trainer ed i giornalisti, irrompe in sala stampa un altrettanto raggiante Walter Mattioli che sgombra ogni perplessità: «Il mister resterà con noi, è tutto pronto per la firma del contratto che faremo in una particolare location. Ma non vi svelo altro. E – aggiungerà poco più tardi lo stesso massimo dirigente – lo stesso discorso del rinnovo vale per il Digì Davide Vagnati. Non ci sono mai stati dubbi sulle loro due conferme, andiamo avanti così».

Poco prima il tecnico aveva parlato del suo rapporto con la società: «Una fortuna lavorare con una società come questa. Seria, puntuale, sincera, preparata, lungimirante: la Spal ha ritrovato la cadetteria e con queste carte in regola non può che essere appetibile per qualsiasi giocatore. Vagnati? Quando si ha la possibilità di confrontarsi ogni giorno, o meglio ogni ora, e lavorare in totale sintonia di idee, i risultati non possono che essere importanti. Quindi lo ringrazio, così come ringrazio tutti i nostri dirigenti, dalla famiglia Colombarini al Presidente Mattioli».

Una battuta finale, Semplici la riserva al campionato del prossimo anno e alla sua vita ferrarese, piacevolmente movimentata nell’ultimo periodo e negli ultimi giorni: «Sono curioso come voi su quello che sarà il torneo di B. Di certo cambieranno molte cose, ad esempio dovremo arrivare abituati al fatto di giocare ogni 3 giorni, quindi con una particolare preparazione fisica. Cambieranno i ritmi, l’intensità, il dispendio di energie. Ma stiamo già ‘studiando’ tutti i dettagli. In questi giorni ho ricevuto tante telefonate, di persone del mondo del calcio e anche fuori dal contesto sportivo, come qualche politico importante che conoscete bene. Ma non è Renzi – sorride;ndr – che è mio concittadino e che conosco da tempo perchè mi premiò quando allenavo le giovanili della Fiorentina. Mi hanno molto emozionato e commosso gli attestati di stima, anche attraverso bellissime lettere, di tanti ferraresi, le ho lette tutte. Le mie passeggiate in Piazza? E’ vero, sono un po’ più movimentate rispetto allo scorso anno, ma è bellissimo assaporare la gioia di tante persone e condividerla con loro».

La Spal, già matematicamente prima nel girone B di Lega Pro, priva dello squalificato Cottafava e dell’indisponibile Di Quinzio, scenderà in campo a Teramo domenica, con inizio allo stadio Comunale “Gaetano Bonolis” per le ore 15.

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