“Verità per Giulio Regeni”. È lo striscione che campeggia all’entrata del Dipartimento di Studi umanistici di Unife.
L’iniziativa è partita da uno studente iscritto al corso di laurea magistrale di Culture e tradizioni del Medioevo e del Rinascimento dell’Università di Ferrara, amico di Giulio Regeni, friulano come lui.
Entrambi avevano partecipato durante gli anni del liceo a un programma internazionale per frequentare gli ultimi due anni all’estero e da allora erano sempre rimasti in stretto contatto.
Lo studente aveva prima interpellato il direttore di Studi Umanistici, il professor Matteo Galli, che ha subito approvato l’idea. “Non ho esitato un secondo – conferma Galli -. Regeni, oltre che un cittadino, era uno studioso, un ricercatore e l’università ha il diritto e il dovere di ricordare alla collettività quello che è successo e pretendere verità su quanto accaduto a questo ragazzo”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com