di Giuseppe Malatesta

Codigoro. È Claudio Dolcetti, classe 1979, il candidato sindaco proposto dal Movimento 5 Stelle per prossime amministrative.

Presentato insieme a parte della squadra che comporrà la lista pentastellata, Dolcetti è il risultato di ponderate valutazioni interne ad un gruppo ampiamente rinnovato (rispetto a quello nato nel 2010), e in finale di una votazione democratica che ha scelto tra diversi papabili. L’attuale capogruppo in consiglio comunale Matteo Mingozzi (che poche settimane fa aveva smentito i primi rumors che lo volevano in lizza per la carica di primo cittadino) conferma il mantenimento del suo ruolo di attivista all’interno del gruppo codigorese, come Andrea Castagnoli, candidato per le amministrative del 2011 e consigliere capogruppo fino a un anno fa.

“Il nostro impegno per una Codigoro migliore – ha introdotto Castagnoli – si rinnova oggi in uno scenario completamente diverso che vede un gruppo locale ricco di nuove capaci personalità, a fronte di una solida rappresentanza ad ogni livello delle istituzioni provinciali, regionali e nazionali. La nostra campagna elettorale, autofinanziata e non certo pagata con i soldi pubblici – continua –, sarà fatta soprattutto attraverso il dialogo con quei cittadini che vorranno contribuire al nostro programma. A loro e a tutti gli altri sarà dedicata la nostra amministrazione, all’insegna della legalità, della trasparenza e della coerenza. Il capolista che vi presentiamo vuole essere soprattutto una figura di riferimento, insieme alla squadra che lo affiancherà”.

Emozionato, Dolcetti ha speso parole di stima e ringraziamento per l’intero gruppo e, volgendo lo sguardo al passato recente, elogiato “l’ottimo lavoro fatto. Da cittadino – ha aggiunto – ringrazio e saluto anche il sindaco uscente Cinti Luciani che, come noi faremo, ha lavorato per il bene della sua comunità.” Il giovane candidato ha portato all’attenzione dei presenti due dei temi centrali che permettono di intravedere le intenzioni di programma. Primi su tutti i temi legati all’occupazione, alll’emorragia generazionale e all’emergenza spopolamento. “I dati sull’età media ci indicano un problema allarmante – ha detto – che rischia, se non invertiamo il trend con politiche territoriali, di trasformarci in un paese dormitorio. Crediamo sia possibile intervenire sulla base delle potenzialità di questo comune, a cui è ora di restituire una certa centralità all’interno del parco del Delta del Po.” Facile considerare quest’ultima una causa molto sentito da Dolcetti, in considerazione del fatto che lui stesso si occupi, dal 2000, di salvaguardia ambientale all’interno del parco del Delta come ecologo ed esperto naturalista e sia a capo dell’associazione Ecomuseo Delta Po, no profit che promuove la conoscenza e la tutela della biodiversità del territorio vallivo. “Stiamo ultimando la costruzione di una squadra trasversale – conclude -, formata da diversi professionisti di ogni età, e componendo un programma che vuole essere aperto ai contributi della comunità, perché il senso di un’amministrazione comunale deve essere quello di rappresentarla, curarne gli interessi e promuoverne lo sviluppo attraverso servizi che siano scelti e condivisi con la cittadinanza”.

In chiusura dell’incontro, il capogruppo Mingozzi ha ricordato il ruolo del punto d’ascolto appena inaugurato nel centro storico (via XX Settembre 16) e promosso il servizio informativo sulle procedure di attivazione del microcredito, fruibile presso la suddetta sede il giovedì dalle 9 alle 12 alla presenza di un consulente esperto e di Annalisa Fabbri del movimento codigorese. “L’ufficio – ha ribadito Mingozzi – è un punto di ascolto che vuole avvicinare fisicamente il cittadino alle nostre attività, accogliendo anche informazioni, segnalazioni o spunti di riflessione da parte di coloro che sono al centro del nostro piano politico. Ci si ricorda dei cittadini solo per la ricerca e la fidelizzazione del voto, è necessario stabilire un loro rapporto con le istituzioni che è stato dimenticato”.