Eventi e cultura
3 Marzo 2016
Sabato inaugura il Centro Studi Bassaniani. A metà anno il 'cantiere aperto' per assistere al restauro degli affreschi

Casa Minerbi, dopo 21 anni promessa mantenuta

di Elisa Fornasini | 3 min

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Ci sono voluti 21 anni per portare a termine il restauro e la valorizzazione della Casa Minerbi-Dal Sale, il gioiello architettonico di via Giuoco del Pallone 15 che ospiterà l’Istituto di Studi Rinascimentali, il Centro Studi Bassaniani e la parte museale. A conclusione dei lavori si è tenuta oggi, giovedì 3 marzo, una visita guidata straordinaria per illustrare a giornalisti e cittadini la fine del cantiere e l’inizio di una seconda vita. Da abitazione privata a casa della cultura, con un investimento di 2 milioni di euro.

Il complesso architettonico, costruito nel ‘300 dalla famiglia Dal Sale, fu adattato come abitazione negli anni ’50 da Giuseppe Minerbi che affidò l’incarico all’architetto Piero Bottoni, il quale salvò quanto rimaneva dell’assetto tre-quattrocentesco. Il sogno di Minerbi era che la sua casa, alla sua dipartita, venisse pensata come un bene comune da destinare al pubblico. La sua volontà fu raccolta dal Comune di Ferrara (che acquistò la porzione che era stata di Giuseppe Minerbi) e dal Ministero per i Beni Culturali (che acquistò mediante prelazione la parte degli eredi di Giulio Minerbi, ormai in totale abbandono). Era marzo del 1995.

“È la tappa conclusiva di un cammino lungo e particolare: Comune e Stato hanno lavorato insieme fin dal ’95 per il recupero, la valorizzazione e la gestione di questo edificio – ricorda Sabina Magrini, segretario regionale del Mibact per l’Emilia-Romagna – quando il ministro Franceschini, allora assessore, firmò la prelazione. In maniera visionaria, tramite una serie di protocolli dal 2007 al 2012, si è deciso di non separare la parte di proprietà comunale da quella statale ma di includerle per fruire di questi ambienti come un’unica casa della cultura. Una collaborazione intelligente che ha permesso di preservare lo spazio trecentesco con l’abitazione privata degli anni ’50 in un connubio tra passato e presente davvero affascinante”.

“Riaprire Casa Minerbi è la più grande soddisfazione di questo mandato – assicura il sindaco Tiziano Tagliani – per due motivi: per lo straordinario recupero di quello che era già straordinariamente bello e per la restituzione ai ferraresi di uno spazio totalmente fruibile tra cento culturale e parte museale. Rispettiamo una promessa fatta 21 anni fa, quella di una casa ferrarese che si presenta alla cultura nazionale, e sono sicuro che da oggi partirà un pellegrinaggio di tipo parareligioso a dimostrazione dell’affetto dei ferraresi per i suoi spazi”. Accanto al primo cittadino l’assessore Aldo Modonesi, il direttore del Polo museale dell’Emilia-Romagna Mario Scalini (che ha messo in luce l’unicità della struttura e il conseguente appeal per cittadini e turisti) e il direttore dell’istituto di Studi Rinascimentali Marco Bertozzi, definito il “padrone di casa” di questo luogo in quanto ospiterà la biblioteca, l’archivio e la sala conferenze dell’istituto, tornando vicini alla sede originaria di palazzo Paradiso prima del trasferimento a San Paolo.

A dirigere la visita guidata è la dirigente generale del Mibact Carla Di Francesco che illustra con dovizia di particolari tutte le caratteristiche della casa: i solai decorati unici, le superfici esterne del loggiato, il pavimento originale, gli intonaci recuperati, gli infissi e altri elementi di dettaglio conservati, la fontana che finalmente torna a zampillare. Tutto restaurato tranne gli affreschi del salone dei Vizi e delle Virtù e della sala degli Stemmi. Per queste due aree affrescate è prevista una piccola chicca, ovvero un ‘cantiere aperto’ che permetterà ai visitatori accompagnati di salire sui ponteggi per vedere le fasi del restauro degli affreschi.

Il cantiere per ammirare le sale affrescate partirà probabilmente dalla seconda metà dell’anno, quando l’istituto di Studi Rinascimentali avrà completato il trasloco. Le tempistiche non sono certe ma il primo appuntamento da segnarsi in calendario è quello di sabato 5 marzo (dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18) quando verrà aperto al pubblico il Centro Studi Bassaniani, al piano terra della ritrovata Casa Minerbi.

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