Codigoro
18 Febbraio 2016
Il Movimento Cinque Stelle Codigoro riprende l'inchiesta di Estense.com

Le assunzioni senza concorso al Cadf in consiglio

di Redazione | 4 min

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20160205_111359di Giuseppe Malatesta

Codigoro. Assunzioni Cadf, parcheggi a pagamento dell’ospedale di Cona e mancata partecipazione della delegazione codigorese alla fiera turistica a Monaco di Baviera. Sono questi gli argomenti al centro delle interpellanze e interrogazioni firmate dal gruppo consigliare Movimento Cinque Stelle Codigoro in occasione dell’ultimo consiglio comunale di martedì scorso.

Il portavoce e capogruppo Matteo Mingozzi ha sottoposto quindi al sindaco Rita Cinti Luciani, consiglieri e giunta la delicata questione – svelata in esclusiva da Estense.com – delle assunzioni dirette presso il Consorzio Acque Delta Ferrarese, azienda pubblica “in house” che ha sede proprio nel territorio comunale, le cui quote sono interamente dei comuni soci e il cui capitale è, come noto, interamente pubblico.

“A seguito delle notizie apparse sui quotidiani e alle richieste di delucidazioni ricevute da numerosi cittadini che ci hanno contattato – scrive Mingozzi – interpelliamo questa amministrazione (la cui posizione dovrebbe essere, in qualità di ente pubblico titolare delle azioni, quella di garante e organo di controllo) sulla procedura che non ha garantito a tutti i cittadini potenzialmente interessati la possibilità di partecipare a selezioni lavorative per accedere alle posizioni occupate dagli assunti in questione”.

“Ci si domanda – continua – come mai per un’azienda a compartecipazione pubblica non siano state effettuate le selezioni pubbliche previste dalla legge, se i limiti di imparzialità indispensabili nella scelta dei candidati sono stati a vostro parere rispettati, se i provvedimenti semplificativi legislativi come il Jobs Act debbano essere applicabili solo a certe fasce lavorative, mentre altre sono obbligate a seguire il concorso pubblico come unico strumento per mettere i candidati sullo stesso piano e se nel prossimo futuro l’azienda Cadf non fosse più sottoposta al diritto privato, ma diventasse Azienda Speciale di diritto pubblico (come richiesto dai quesiti referendari del 2011), assunzioni senza concorso come queste sarebbero state possibili o meno”.

Spostando l’attenzione sulla recente introduzione dei posteggi a pagamento presso l’ospedale Sant’Anna di Cona, il gruppo di minoranza ha interrogato il primo cittadini sulla possibilità di “farsi promotrice fra le autorità sanitarie territoriali per attivare un’immediata discussione presso le sedi politiche più opportune affinché siano adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare ai cittadini il pagamento del parcheggio o venga offerta loro un’alternativa percorribile nel rispetto dei capitoli di spesa pubblici e degli impegni onerosi con Prog.Este assunti per la gestione dei servizi non sanitari”.

Tali richieste tengono conto, spiega Mingozzi, da varie considerazioni “sul continuo riassetto della politica sanitaria regionale” che conseguentemente al depotenziamento dell’Ospedale del Delta “ha trasferito specialità e competenze presso il nosocomio di Cona, già obbligando i cittadini bisognosi di cure e terapie a sostenere disagi di trasferimento e ulteriori spese per i trasporti a 42 km di distanza dal nostro centro”. Ipotizzando che la novità del pagamento della sosta costringerà alcuni di loro ad utilizzare i mezzi pubblici, il gruppo pentastellato fa notare che questi ultimi “la maggior parte delle volte non sono in grado di garantire la corrispondenza oraria necessaria all’espletamento del necessario servizio sanitario, obbligando l’utente ad assumersi il disagio di ore impiegate nei trasferimenti, oltre agli ulteriori oneri relativi al trasporto stesso”.

“Ancora una volta – conclude Mingozzi – le conseguenze dei continui contenziosi tra l’azienda ospedaliera S. Anna e il Consorzio Prog.Este e della scellerata decisione di ripianare le spese del consorzio con questa nuova gestione della sosta, ricadono sulle spalle degli utenti di quello che è considerato l’ospedale-hub dell’intera provincia”.

L’ultima interrogazione ha riguardato l’assenza dei rappresentanti dell’amministrazione in carica alla Fiera turistica di Monaco di Baviera, organizzata dal 10 al 14 febbraio scorsi. L’argomento ha suscitato negli ultimi giorni un acceso dibattito inizialmente sui social network e poi sui quotidiani locali ed ha stimolato l’intervento di Mingozzi in consiglio. “Ci piacerebbe conoscere – scrive Mingozzi – i motivi della mancata partecipazione ad una importante vetrina che avrebbe potuto innescare quei meccanismi virtuosi che avrebbero beneficiato alla visibilità turistica del nostro territorio. Ciò in considerazione anche degli scarsi risultati ottenuti in questi anni, che hanno visto costantemente associata la nostra Abbazia di Pomposa allo sviluppo di prodotti turistici gestiti da altre amministrazioni e nessuna ricaduta diretta alle piccole imprese turistiche locali, le quali con affanno cercano di resistere alla morsa di questa crisi”.

L’analisi di Mingozzi ha sottolineato nello specifico “la mancanza di risultati provenienti dai recenti investimenti per la seconda ristrutturazione dell’area sosta camper (solamente inaugurata e mai utilizzata) o la realizzazione del sottopasso ciclabile sotto la statale Romea” imputandone le cause anche “all’assenza di un’adeguata programmazione turistica territoriale”.

“Considerato che i Sindaci di Goro, Mesola e Comacchio hanno presenziato alla suddetta fiera – chiede – per quale ragione Codigoro non ha deciso di agire in sintonia con essi? È stata una scelta autonoma? Si ritiene che le altre amministrazioni abbiano svolto un’azione inutile in questo senso? Ha inoltre, questa giunta, mai preso in considerazione in tutti questi anni strategie atte alla promozione di un’adeguata programmazione turistica?”.

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