Portomaggiore
17 Febbraio 2016
Ritrovati oltre 2 Km di reti, un gommone, una barca e liberat più di 400 chili di pesce

Tre operazioni della Polizia provinciale a segno contro i predoni dei canali

di Redazione | 2 min

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recupero_pesce_PP_Vol_16[1]Portomaggiore. Un’altra operazione di contrasto al bracconaggio ittico messa a segno dalla Polizia provinciale che ha portato al ritrovamento di oltre due chilometri di reti, un gommone, una barca e alla liberazione di più di 400 chili di pesce.

Il primo intervento degli uomini del comandante Claudio Castagnoli è avvenuto nel comune di Portomaggiore e ha portato all’identificazione di una giovane donna rumena sul canale Circondariale che, a mezzanotte, si trovava lungo la sponda del corso d’acqua a poca distanza da un gommone lungo quasi 3 metri e a pochi passi da 300 metri di rete posta in acqua. Nel recupero della rete sono state liberate circa un quintale di carpe.

La notte successiva, sempre nel comune di Portomaggiore, due pattuglie della Polizia provinciale hanno sorpreso due cittadini rumeni a bordo di un furgone, sempre nei pressi del canale Circondariale, che si sono dati alla fuga pur non avendo nulla a bordo, anche se subito raggiunti e identificati. A circa mezzo chilometro dall’automezzo, con l’ausilio di fari, è stata individuata una barca e oltre un chilometro e mezzo di reti, già poste in acqua salpando le quali è stato possibile liberare oltre 300 chili di pesce. Un’operazione laboriosa, compiuta sotto la pioggia e conclusasi alle prime luci dell’alba.

Un terzo intervento degli agenti provinciali è scattato in seguito all’allerta lanciata da un pescatore e grazie alla collaborazione delle guardie volontarie dell’Unione pescatori estensi e della Legambiente. Altri 500 metri di reti sono stati così recuperati sempre nel canale Circondariale, questa volta in comune di Ostellato.

“Ancora un plauso ad agenti e volontari – dice il comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli – che proseguono l’impegnativa e faticosa attività di contrasto al fenomeno predatorio attuato quasi sempre da cittadini rumeni. Un doveroso ringraziamento, ne sono certo, al quale si uniscono anche le migliaia di pescatori onesti, rispettosi delle regole e dell’ambiente”.

Il video dell’operazione

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