Lettere al Direttore
17 Febbraio 2016

W il parcheggio a pagamento di Cona

di Redazione | 2 min

Gentile Direttore,

basta con le lamentazioni! A leggere i giornali sembra che l’ospedale di Cona sia diverso da quanto promessoci dalla Stanza dei Bottoni. Il che non è affatto vero!

I nostri abituali amministratori hanno fatto costruire la struttura campestre a loro immagine e somiglianza, ma nel pieno consenso popolare. Gli archivi dei giornali sono zeppi di articoli che puntigliosamente testimoniano i dettagli della gestazione, parcheggi compresi.

Non è mai stato un mistero che fra le condizioni sine qua non per raggiungere l’apoteosi del cartongesso sanitario c’era pure il parcheggio a pagamento.

Allora, perché mai i ferraresi dovrebbero trovarsi esenti da oneri nel posteggiare a Cona?

Non valgono più le percentuali bulgare di riconferma a sindaco dello stesso Tagliani che si recò presso tutti i Circoli Anziani a promuovere i benefici della deportazione ospedaliera? Cercando il pelo nell’uovo, l’unica critica che gli si può fare è quella di non aver colto due piccioni con una fava: se, contestualmente alla strenua pubblicità per l’ospedale di Fondo Morte, Tagliani avesse caldeggiato anche l’acquisto in massa di obbligazioni CARIFE, Ferrara sarebbe rimasta poverissima come adesso, ma con un tasso di soddisfazione decisamente più elevato, prolungando di qualche anno la vita della banca C’è molta differenza psicologica fra il possedere titoli, sia pure “temporaneamente” inesigibili, e la certezza del nulla.

Tornando alla questione, il parcheggio a pagamento, contribuendo a saldare i debiti contratti, è da considerarsi opera meritoria. Ringraziamo Tagliani: più alta è la tariffa, più il merito cresce.

Infine, va premiata l’intelligenza profusa nei parcheggi. Quell’ospedale è argutamente ubicato nel punto basso di una grande conca campestre, ma i parcheggi sono stati innalzati di due metri dal piano campagna: quando a Cona arriverà una bomba d’acqua, le auto ivi parcheggiate saranno le uniche cose al sicuro dall’inondazione. Quel giorno, il ticket varrà più di un’assicurazione! Sarà un piacere averlo comprato.

Paolo Giardini

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