Cronaca
16 Febbraio 2016
Cinque arresti e quattro denunce dei carabinieri per furti di migliaia di euro commessi tra Ferrara e Rovigo

Sgominata la banda dei videopoker

di Redazione | 4 min

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banda videopokerDalle prime ore di questa mattina, nel corso dell’operazione denominata “Videopoker Evolution”, i carabinieri della Compagnia di Ferrara hanno arrestato e condotto in carcere cinque persone, tutte di origine albanese, accusate di furto aggravato continuato ai danni di esercizi commerciali, dove prendevano di mira le macchinette dei videopoker. Per lo stesso reato sono state inoltre denunciate in stato di libertà altre quattro persone, due albanesi, una giovane donna moldava per la quale è stata emessa la misura dell’obbligo di dimora e un marocchino.

L’indagine – coordinata dal sostituto procuratore Ciro Alberto Savino – è partita dall’arresto di due malviventi, anche loro albanesi, eseguito dai militari del Norm di Ferrara nell’ottobre del 2014, che avevano sorpreso i ladri mentre tentavano di introdursi in un bar di via Spadari. A seguito delle denunce di furto da parte di altri proprietari di bar di Ferrara, i carabinieri hanno intrapreso un’intensa attività investigativa, presupponendo che i “colpi” fossero frutto della stessa banda di malviventi. Infatti, vi erano numerosi elementi in comune tra gli episodi, prima di tutto il fatto che obbiettivo dei furti fosse sempre il contenuto delle macchinette videopoker.

Le indagini, inizialmente condotte con metodi tradizionali, hanno premesso di individuare altri otto soggetti di origine albanese e un marocchino, tutti di età inferiore ai 30 anni. Sono stati, quindi, effettuati numerosi servizi di osservazione e pedinamento, al fine di individuare le loro abitazioni, i mezzi di spostamento, nonché le loro abitudini. Successivamente sono state poste sotto intercettazione anche le loro numerose utenze cellulari.

banda videopoker graficoIn questo modo i militari hanno scoperto tutti i furti consumati e tentati dalla banda, commessi tra le province di Ferrara e Rovigo nel periodo compreso tra marso e maggio 2015. Tre dei furti sono stati commessi in altrettante giornate consecutive, tra l’1 e il 3 marzo, ai danni dei bar Italia di Montalbano, Centrale di Marrara e Movida di Gallo. Dopo una pausa di un mese la banda è tornata all’opera il 4 aprile del 2015 con un tentato furto al circolo Arci “Il Giardino” di Ostellato, concluso con l’arresto in flagranza di reato di uno dei membri della banda, al quale hanno fatto seguito i furti del 5 e 6 aprile al bar Sport di Lagosanto e al bar Eden di Vigarano Mainarda. Infine altri quattro colpi in successione tra il 7 e il 10 maggio, rispettivamente ai bar Arianna di Ficarolo, Impero di Tresigallo, Eden di di Vigarano (tentato furto) e Sole di Portomaggiore (tentato furto).

Il modus operandi utilizzato dalla banda era quasi sempre lo stesso: veniva effettuato un sopralluogo preliminare all’interno del bar, al fine di individuare l’esatta ubicazione delle videoslots, la via di accesso più semplice, nonché la presenza di eventuali sistemi di allarme e videosorveglianza. Inoltre, particolare rilevante ai fini dell’indagine è stato il fatto che, nel sopralluogo, i ladri provvedessero ad apporre un pezzo di nastro adesivo sopra i sensori di movimento dei sistemi di allarme. Infatti, nei vari sopralluoghi di furto effettuati dai carabinieri, sono stati sempre acquisiti e repertati i vari pezzi di nastro adesivo, al fine di rilevare le impronte su di esso e verificare se ne venisse utilizzato sempre dello stesso tipo. Quindi, anche a distanza di qualche giorno, in orario notturno, i malviventi si introducevano all’interno degli esercizi, senza che l’allarme scattasse, per poi svuotare il contenuto delle videoslots.

Il bottino della banda, in seguito ai furti commessi, è stato di diverse migliaia di euro.

Delle persone arrestate, due erano già in carcere a Ferrara per altra causa, uno in quello di Verona e un altro in quello di Treviso, mentre un altro è stato rintracciato e fermato a Ferrara, dove peraltro risiede. Un sesto elemento della banda, irregolare sul territorio nazionale, si è reso irreperibile, evitando così la cattura: su di lui sono in corso le indagini volte alla sua localizzazione. Infine, la ragazza, nei cui confronti è stata emessa la misura dell’obbligo di dimora, dalle verifiche effettuate presso il Comune di residenza qui in Italia, ossia Lagosanto, sarebbe tornata nel proprio Paese di origine, in Moldavia. Dagli accertamenti svolti nessuno degli arrestati è risultato avere un’occupazione fissa.

banda videopoker arrestati

Gli arrestati, da sinistra: Daniel Celhaka, Eliton Spahija, Fabjon Sali, Fatmir Dungaj e Shkelzen Cakoni

La spregiudicatezza degli arrestati è risultata subito evidente ed è stata confermata anche da un episodio nel quale quattro esponenti della banda hanno derubato un loro stesso complice, sottraendogli dall’interno della propria abitazione circa 6mila euro, provento di altri reati. Un furto, quest’ultimo, che gli investigatori hanno scoperto grazie ai commenti degli autori nel corso delle conversazioni telefoniche intercettate.

Le persone arrestate sono gli albanesi (tutti pregiudicati o pluripregiudicati) Daniel Celhaka di 23 anni (irregolare in Italia), Eliton Spahija di 25 anni residente a Ferrara, Fabjon Sali di 23 anni (irregolare), Fatmir Dungaj di 21 anni (irregolare) e Shkelzen Cakoni di 29 anni (irregolare).Le persone denunciate in stato di libertà sono invece il 24enne marocchino A.H. residente in provincia, il 25enne albanese A.C. residente a Ferrara, il 24enne albanese M.B. residente a Ferrara e la 23enne moldava V.B. residente in provincia, studentessa, destinataria dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza.

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