Attualità
7 Febbraio 2016
Anche quest’anno un corteo storico ha attraversato il centro cittadino per rievocare gli antichi fasti dei carnevali rinascimentali estensi

Carnevale alla Corte Estense con Isabella d’Este Gonzaga

di Redazione | 2 min

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di Federica Pezzoli

Celebrata dai contemporanei come ‘primadonna e sole de nostra etade’, lodata per la sua intelligenza e per il suo mecenatismo, amica di pittori, letterati, poeti, musicisti, fine collezionista di opere d’arte, donna dal carattere forte e con una spiccata attitudine al comando, tanto furono in molti a rammaricarsi che non fosse nata maschio perché dimostrava una naturale inclinazione al governo. Non solo: ideatrice di abiti e acconciature e persino di nuove essenze, a lei chiese aiuto persino il re di Francia Francesco I per migliorare lo stile e l’eleganza delle dame della sua corte. Era Isabella d’Este, primogenita del duca Ercole I e della principessa aragonese Eleonora, dal 1490 sposa di Francesco Gonzaga e signora di Mantova. A lei è dedicata l’edizione 2016 del Carnevale Rinascimentale di Ferrara e lei è stata la protagonista dell’evento principale: il corteo storico in costume organizzato dall’Ente Palio nel pomeriggio di sabato 6 febbraio.

Dopo le cognate Lucrezia Borgia e Anna Sforza nel 2014 e nel 2015, Isabella d’Este non a caso fa da madrina alla manifestazione in questo 2016 in cui si celebrano i 500 anni della prima edizione dell’Orlando Furioso: fu proprio lei nel febbraio del 1507 ad ascoltare per la prima volta i versi del celeberrimo poema cavalleresco, ancora in embrione, nientemeno che dalla viva voce dello stesso autore, Ludovico Ariosto. Lo scrittore le era stato inviato dal fratello, il cardinale Ippolito, per allietarla mentre era costretta a letto dal difficile parto del terzogenito Ferrante. Il poeta ricambiò tanta attenzione per il suo lavoro portando poi personalmente in dono a Mantova nel 1516 una copia della prima edizione del Furioso.

Isabella d’Este, dopo aver compiuto per sua stessa ammissione un lungo “viaggio in bucintoro da Mantova” sulle acque del Grande Fiume, accompagnata dal fratello, il duca Alfonso I, e dai dignitari delle corti di Ferrara e Mantova, sabato pomeriggio ha sfilato da piazza Ariostea fino a piazza del Municipio. Un paio di tappe lungo il percorso, al termine di via Palestro e in piazza Trento Trieste, dove la corte è stata accolta dalla voce festante delle campane del duomo suonate dai campanari ferraresi. Poi la corte ha attraversato il Volto del Cavallo fra due ali di pubblico, composto non solo da ferraresi, affascinato non solo dai costumi rinascimentali dei figuranti, ma anche dalle maschere indossate dalle dame al seguito di Isabella. Qui l’araldo ha accolto il duca Alfonso e la marchesa Isabella d’Este Gonzaga con consueto grido “Este viva!”.

Poi il pomeriggio è proseguito con animazioni teatrali e giochi di fuoco, proprio come era nella tradizione dei carnevali della corte estense del padre Ercole e del fratello Alfonso, a cura della Compagnia Teatro dei Stanchi di Ferrara e delle contrade San Giovanni, San Paolo e Santo Spirito.

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