Attualità
4 Febbraio 2016
Il 10 febbraio l’intitolazione della rotonda di Corso Isonzo-via Piangipane-Corso Piave

Giorno del Ricordo: una targa per i martiri delle foibe

di Redazione | 3 min

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“Io ancora non ce la faccio a raccontare la mia storia, mi va via la voce”.Marisa Antollovich, vice presidente del ‘Comitato di Ferrara – Associazione Venezia Giulia e Dalmazia’, tace appena la incalzano riguardo alla sua infanzia da esule. Il suo è il volto di “chi è stato travolto dalla Storia – interviene Antonella Guarnieri, responsabile Museo civico del Risorgimento e della Resistenza – e che la sua, di storia, l’ha costretta alla solitudine”. Durante la conferenza stampa odierna fa dunque mostra di sé un genuino esempio dell’importanza del continuare a raccogliere testimonianze “per consegnarle alle nuove generazioni, perché sappiano – continua – dell’importanza di essere liberi”.

È per questo che si moltiplicano le iniziative che coinvolgono le scuole in occasione del Giorno del Ricordo, la giornata istituita dalla legge 92 del 30 marzo 2004 al fine di “conservare e rinnovare la memoria dalla tragedia – si legge nella norma – degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Sono previsti per tutto il mese di febbraio, infatti, incontri e conferenze nelle scuole di città e provincia, ma il programma, reso possibile da una “totale collaborazione – evidenzia il vicesindaco Massimo Maisto – tra amministrazione e una fitta rete di associazioni”, è ampio e multiforme come gli argomenti di cui trattare: musica, cucina, cultura, storia.

L’11 febbraio (ore 10.30, Sala Estense) la parola sarà affidata “al ricordo delle pagine di storia dell’Arma – illustra il tenente colonnello Vittorio Bartemucci – sul fronte dell’Istria e della Dalmazia”. La musica, come anticipa il maestro Alessandro Perpich, sarà invece la protagonista sabato 6 febbraio e mercoledì 10 con un ricco repertorio. Domenica 7 sarà la volta della messa officiata dall’arcivescovo mons. Negri, e venerdì 26 (ore 10,30, Istituto Vergani-Navarra) precederà l’ormai tradizionale pranzo istriano la relazione affidata a Furio Dorini circa la situazione vissuta dai giovani esuli nei collegi. A chiudere il calendario, l’incontro previsto per la sera di mercoledì 2 marzo (ore 21, Casa della Patria ‘Pico Cavalieri’) con il giornalista Lorenzo Salimbeni.

Una giornata istituita per legge, quella del 10 febbraio, che “si riempie però di approfondimenti – precisa il vicesindaco – e che quest’anno vedrà concretizzarsi quanto abbiamo annunciato da tempo: una targa a ricordare i martiri delle foibe”. La cerimonia ufficiale si terrà nella mattinata di mercoledì 10 febbraio e l’intitolazione della rotonda di Corso Isonzo-via Piangipane-Corso Piave si appresta quindi a diventare “il secondo dovuto atto di toponomastica, dopo la targa affissa in via dei Romei”.

In via dei Romei, apposta al muro esterno dell’Istituto Vergani-Navarra, c’è infatti una targa a ricordare la destinazione d’uso dell’edificio: in via Romei 12, tra il 1946 e il 1949, si istituì uno dei 109 campi profughi sparsi per il Paese, ex caserme o vere e proprie baracche in cui trovarono asilo centinaia di esuli italiani accolti dapprima con indifferenza, in seguito con fastidio ed anche aperta ostilità. “La sensibilità che oggi ci è dimostrata – conclude Marisa Antollovich – ci rincuora”.

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