Economia e Lavoro
5 Gennaio 2016
Recapitata la lettera al delegato sindacale. Tagliani: “Grave errore”

Basell ha licenziato Fiorini

di Redazione | 3 min

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Il sindaco tagliani con Luca Fiorini in una foto d'archivio

Il sindaco tagliani con Luca Fiorini in una foto d’archivio

LyondellBasell ha fatto recapitare ieri mattina (domenica, ndr) la lettera di licenziamento a Luca Fiorini. La sospensione cautelare del delegato sindacale, 52 anni, da 27 dipendente di Basell, si è conclusa nel peggiore dei modi per l’ex segretario provinciale dei chimici, accusato di aver tenuto un atteggiamento violento nel corso della riunione tra rsu e direzione aziendale tenutasi lo scorso 18 dicembre.

La notizia ha già provocato le prime reazioni, tra cui quella del sindaco Tiziano Tagliani che su twitter bolla come “un grave errore della azienda” quello di “licenziare il delegato sindacale per un alterco in trattativa”.

Sulla stessa linea il segretario provinciale del Pd Luigi Vitellio: “‎LyondellBasell ha sbagliato. Ora più che mai vicini a Luca Fiorini, non arretreremo di un passo”.

Nella vicenda interviene anche Rifondazione comunista che, con il commissario Stefano Lugli e la segretaria del circolo comunale Elisa Corridoni parla di “modo violento e intimidatorio”, con cui l’azienda avrebbe “voluto colpire il delegato sindacale per mandare un avvertimento a chi dovrà sedersi al tavolo della contrattazione ed a tutti i lavoratori: se non sei d’accordo con me ti licenzio”.

“Basell – aggiunge il Prc – fa quello che la legge glielo permette di fare, ovvero approfitta sapientemente dello scippo delle tutele dei lavoratori ad opera del governo Renzi che ha dato alle aziende la possibilitàà di togliersi di torno i sindacalisti scomodi. Quando si difendeva lo Statuto dei Lavoratori e l’articolo 18 si pensava proprio a queste situazioni, in cui il lavoratore si trova solo e senza tutele davanti al potere dell’azienda”.

Rossella Zadro di Italia Unica si dice pronta a unirsi “al movimento di mobilitazione contro la negazione dei diritti di chi lavora, e la prevaricazione e l’arroganza” e chiede a Basell “di fare un passo indietro e di riconoscere l’errore commesso. Solo così il territorio può ritornare a considerarla una realtà propria”

“Una azienda ospitata qui a Ferrara – aggiunge l’ex assessore all’ambiente -, sempre rispettata, che guadagna palate di milioni di euro o dollari grazie anche alle nostre realtà, intelligenze, agisce nel disprezzo più totale della risorsa umana, del governo del territorio, del valore delle persone e dei ruoli”.

Solidarietà a Fiorini era arrivata anche delle Rsu di Fim, Fiom, Uilm della Berco, che ancora non sapevano della notizia del licenziamento avvenuto. “Oramai è sotto gli occhi di tutti – scrivono – come il sindacato e i lavoratori siano solo visti e considerati dalle multinazionali come un ostacolo al perseguimento dei loro interessi e i lavoratori solo come uno strumento attraverso il quale realizzare il profitto. Oggi le multinazionali possono godere della libertà di licenziare, di pagare meno i lavoratori, di farsi beffa dei loro diritti.

Tutto ciò è anche reso possibile dai provvedimenti di questo governo che hanno sostanzialmente cancellato diritti fondamentali dei lavoratori attraverso il Jobs Act”.

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