Eventi e cultura
19 Dicembre 2015
L'associazione apre il nuovo anno sociale alla ricerca di una nuova identità

Venturi pronto a lasciare la presidenza degli Amici dei musei

di Redazione | 3 min

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P1140208di Anja Rossi

Non è un periodo facile per la cultura, anche a Ferrara. A farsi delle domande sul futuro è stata anche l’associazione Amici dei musei e dei monumenti ferraresi, che giovedì hanno aperto l’anno sociale 2016 presso la sala dei comuni del castello estense.

Tale occasione è stata soprattutto un modo per mettere alcuni paletti sul futuro dell’associazione e sulle sorti dell’attuale presidente, Gianni Venturi. “Sono affezionato questo ruolo – spiega -, ma sono chiamato ora ad altri incarichi. Non posso fare lo Sgarbi della situazione ed accumulare cariche, l’associazione va data in gestione ad altre mani buone. Se tutto va bene, mancherà poco all’addio”. Venturi si riferisce alle nuove e future mansioni al Centro di studi bassaniani e al lascito Prebys da gestire.

“Non possiamo più pensare di poter fare da soli, perché non c’è più né la possibilità né l’idea di continuare a iterare proposte che ormai sono diventate condivise da tutte le associazioni. Mi sento una specie di ‘umarel’ ormai – evidenzia subito dopo Gianni Venturi -: passo la vita ad ascoltare conferenze o a farle, questo è poco edificante a mio avviso. Capita che ci siano giorni con sette conferenze, tutte dello stesso argomento. Non credo che questa sia una proliferazione sana. La ricezione culturale ora andrebbe in qualche modo cambiata e meditata con altri sistemi e mezzi”. Per Venturi, la soluzione sarebbe da ricercare nella collaborazione e nell’unione tra le varie associazioni esistenti, cercando di coinvolgere sempre più i giovani, come è riuscita a fare il Fai.

Nella condivisione di prospettive tra associazioni auspicata da Venturi c’è anche quella di “difendere la nostra identità storico culturale, come quella dei beni della fondazione Carife, affinché queste opere non vegano vendute ma salvaguardate dalla città. Questo è lo scopo futuro, tanto che tutte insieme abbiamo elaborato un documento mandato a chi è responsabile, non per far diventare reale lo smembramento delle grandi collezioni, che dovrebbero godere di maggior rispetto nelle discussioni cittadine. Sicuramente più dell’albero ‘scolino’ – per via della sua struttura coi fori – e delle casette tirolesi”.

Infine, per il presidente Venturi, anche l’esigua richiesta di una quota annuale, diventa un peso. Questo si unisce a una applicazione sbagliata delle volontà della riforma Franceschini, che “togliendo la possibilità di visitare i musei gratis per gli oltre 65enni, vede ora i musei vuoti. Non credo – continua Venturi – che i giovani siano attratti così disperatamente da vedere quadri su quadri. Molto meglio, per loro, zampettare tutto il giorno sul computer”.

Sul futuro dell’associazione, che fare dunque? “Il mio è un messaggio carico d’orgoglio. Siamo attivi dal 1982 e possiamo ben dire ci siamo fatti da soli. L’associazione culturale Amici dei musei è l’unica tra le ferraresi che non ha mai ricevuto nulla, neanche da mamma mucca Carife – sottolinea il presidente -. Ha vissuto con la quota dei soci e con l’organizzazione di viaggi, ma anche queste risorse ormai stanno per mancare”. A questo punto, secondo Gianni Venturi, “chiudere l’associazione sarebbe una sconfitta gravissima, per il mondo dell’arte, per la società e per il territorio. Non è la via che ritengo si debba percorrere. Allora quale altra strada perseguire, sinceramente non lo so, perché tutto quello che giorno per giorno si attua, diventa un riflesso seppur minimo di quello che sta succedendo a Roma, che a volte è disgustoso e a volte è nel tentativo di salvare il salvabile. Se questa è la prima sconfitta, altrettanto grave è quella che vede la nostra incapacità – preoccupante – di trovare nuovi soci giovani”.

Il pomeriggio si è concluso con la lectio magistralis di Andrea Gareffi, ordinario di letteratura italiana all’università Tor Vergata di Roma, su ‘Montale e De Pisis verso la metafisica’, per il ciclo di conferenze programmate in occasione della mostra a Palazzo dei Diamanti “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie”, che l’Associazione ha organizzato in collaborazione con Ferrara Arte.

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