Cronaca
11 Dicembre 2015
Ha perso 150mila euro. Salvata da un'amica ora agisce legalmente contro Carife, Bankitalia e Ministero Economia chiedendo danni per 500mila euro

Risparmiatrice Carife sul lastrico tenta il suicidio

di Redazione | 2 min

Dopo il suicidio del pensionato che aveva perso 100mila euro in Banca Etruria, un simile gesto disperato è stato tentato da una risparmiatrice Carife che aveva investito 150mila euro in obbligazioni subordinate presso la Carife di Modena.

carifenew 2015 3La donna, C. C.,  residente a Modena, è stata per fortuna salvata in extremis da un’amica che si trovava per caso a casa sua e che aveva notato da qualche tempo il particolare stato depressivo della 40enne.

Aiutata psicologicamente ed economicamente dall’amica, la donna ha ora deciso di agire legalmente non solo contro la Carife, ma anche contro Bankitalia e il Ministero dell’Economia ritenendoli responsabili in solido per “fallimento” dei fondi obbligazionari dell’istituto bancario. C.C. si è rivolta infatti all’associazione Agitalia, della quale era già associata, raccontando di avere acquistato qualche anno fa, con i risparmi di una vita di lavoro (per lo più precario e in nero), alcune obbligazioni presso la Carife di Modena, investendo 150mila euro.

Dopo la nota crisi economica che ha colpito l’Istituto bancario e i provvedimenti governativi “salva banche”, la donna si è sentita dire che i suoi investimenti erano per ora “congelati”, in attesa di non meglio precisate risoluzioni di politica economica. Circa una settimana fa il disperato gesto di togliersi la vita, evitato per il provvidenziale intervento dell’amica.

L’ufficio legale di Agitalia ha quindi predisposto una richiesta risarcitoria di 500mila euro nei confronti dei tre enti citati (Carife, Bankitalia e Ministero dell’Economia) con udienza fissata davanti al Tribunale Civile di Roma per il giorno 23 marzo 2016.

“I risparmiatori che avessero subìto perdite economiche per investimenti operati con Carife o con gli altri tre istituti bancari coinvolti nella “crisi” – è l’appello dell’associazione – possono inviare una email ad agitalia@virgilio.it allegando copia delle obbligazioni o delle azioni sottoscritte”.

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