Sabato 5 dicembre, alle ore 11, presso la sala conferenze dell’Istituto di Storia Contemporanea (vicolo S. Spirito,11), a vent’anni dalla scomparsa sarà ricordato il senatore Ilio Bosi, uno dei protagonisti della storia di Ferrara e del nostro Paese nel ‘900.
L’evento “Ilio Bosi protagonista del ‘900 antifascismo – democrazia – giustizia sociale”, è organizzato dall’Istituto di Storia Contemporanea, di cui per diversi anni Bosi è stato membro del consiglio di gestione, in collaborazione con la sezione Anpi di Ferrara e l’Istituto Gramsci. Parteciperanno il presidente dell’Anpi Ferrara Daniele Civolani, il presidente dell’Anmig Giorgio Pancaldi, l’onorevole Antonio Rubbi e la famiglia Bosi.
Ilio Bosi (nato a Ferrara il 4 ottobre 1903, morto il 5 dicembre 1995) ha cominciato il suo impegno politico non ancora diciassettenne nelle file del Partito socialista, contro il fascismo che stava per prendere il potere. Arrestato più volte e condannato dal Tribunale Speciale , per antifascismo, prima a dieci e poi a sedici anni e otto mesi. Liberato dopo il 25 luglio 1943, partecipò alla lotta per la Liberazione . Fu tra gli organizzatori della Resistenza nelle Valli di Comacchio e poi a Milano divenne ispettore del Comando generale delle Brigate Garibaldi, infine membro del Triumvirato insurrezionale ligure.
Dopo la Liberazione fu chiamato a Roma, alla direzione nazionale del Pci. Rientrò poi a Ferrara, dove resse per breve tempo la locale Federazione. Eletto alla Costituente, fu successivamente confermato per quattro legislature alla Camera e al Senato. In quel periodo fu pure segretario della Confederterra e diresse, anche a livello internazionale, il movimento contadino. Concluso il periodo degli incarichi parlamentari rientrò a Ferrara ricoprendo, con riconosciuta capacità, diversi ruoli d’amministratore pubblico. Bosi è stato anche presidente dell’Associazione perseguitati politici antifascisti e dell’Anpi di Ferrara, Poco prima di morire ha pubblicato, a cura dell’Istituto di Storia Contemporanea, un interessante libro di memorie intitolato “Il bastone e la galera” (1995 Corbo editore).