Bondeno
26 Novembre 2015
Fabbri non partecipa ma chiede di firmare un impegno in cinque punti

Musulmani in piazza per la pace a Bondeno

di Redazione | 3 min
(un momento della manifestazione tenutasi a Cento)

(un momento della manifestazione tenutasi a Cento)

Bondeno. Dopo Cento e Ferrara, tocca anche a Bondeno. L’associazione Essalam di Bondeno organizza per domenica 29 novembre, dalle 10 alle 12, in piazza Garibaldi, una manifestazione di solidarietà per le vittime del terrorismo di Parigi e di tutti gli altri luoghi, “ivi compresi numerosi paesi arabi, ove si stanno verificando terribili atti di violenza contro persone innocenti”.

La manifestazione – a cui sono invitate tutte le autorità locali e provinciali, oltre che tutti i cittadini – prevede un raduno in piazza Garibaldi, a cui seguirà un corteo, accompagnati dalle bandiere della pace, per la piazza stessa. La conclusione vedrà gli interventi dei rappresentanti dell’associazione.

L’intenzione dell’associazione è quella di “ribadire la propria totale condanna nei confronti dei terroristi che, usando in modo improprio il nome di Dio, sta compiendo atti criminali che nulla hanno in comune con la nostra volontà di vivere in pace. Questa nostra iniziativa – conclude l’associazione –  vuole pertanto essere un incoraggiamento all’amicizia ed alla solidarietà tra tutte le persone oneste e di buon senso indipendentemente dalla religione o dalla nazionalità di appartenenza”.

All’invito risponde a suo modo la Lega Nord con quella che definisce una “sfida per gli islamici del territorio”:  un documento in cinque punti – con “impegni concreti” e il “riconoscimento delle radici giudaico cristiane della nostra terra” – da far sottoscrivere ai musulmani.

Nel merito il testo che la Lega sottopone agli islamici del territorio prevede: “La netta presa di distanza da ogni forma di terrorismo, radicalismo e violenza”, l’”impegno a denunciare gli Imam radicali, i sermoni estremisti, a segnalare la presenza di predicatori d’odio, foreign fighters, reclutatori o di affiliati al califfato, a collaborare in ogni forma, luogo e modo contro il terrorismo”, “l’impegno a riconoscere le radici giudaico-cristiane dell’Occidente e a rispettare regole, leggi, tradizioni e consuetudini del nostro territorio”, “l’impegno ad astenersi da ogni forma di richiesta relativa ad attività che abbiano a che fare con il proselitismo (compresi quindi i luoghi di preghiera)”, “l’impegno a riconoscersi come comunità ‘ospite’ e, in quanto tale, sottoposta a usi, costumi, prassi e regole del nostro Paese”.

“Non parteciperò alla manifestazione di domenica – annuncia il capogruppo leghista in Regione e segretario della Lega Nord di Ferrara Alan Fabbri -. L’associazione Essalam non rappresenta l’intera comunità musulmana del territorio, non è un interlocutore unitario. In passato – da sindaco – feci chiudere l’allora sede della loro associazione, si scoprì infatti che vi si tenevano attività e iniziative che nulla c’entravano con gli obiettivi dichiarati, a dimostrazione di come troppo spesso dietro i cosiddetti ‘centri culturali’ si celino autentiche moschee, dove non di rado si fa proselitismo e propaganda. E da qualche tempo ci siamo attivati anche per far chiudere l’attuale sede: non vogliamo potenziali calamite estremiste nel nostro Comune. La sicurezza viene prima di tutto”. “L’Islam non ha sottoscritto alcun accordo con lo Stato italiano, troppo spesso – anche dalle nostre parti – sono passati predicatori radicali o fomentatori d’odio, anche invitati da comunità islamiche territoriali (è il caso della presenza, nel 2012, del predicatore radicale Robert Cerantonio Musa, invitato dall’Associazione donne e mamme musulmane di Argenta)”. Il documento che invitiamo a sottoscrivere fissa impegni concreti e imprescindibili: non ci bastano manifestazioni di piazza con la sfilata di sparute rappresentanze. Vogliamo, una volta per tutte, dalla comunità islamica segnali concreti, coesi e unitari. Ci dimostrino, nei fatti, che sono disposti a combattere, con ogni mezzo, il terrorismo, non solo a parole”.

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