Invoca la Madonna per un miracolo. Il miracolo è quello di far passare nel regno dei più Papa Francesco. A recitare la poco devota preghiera sarebbe monsignor Luigi Negri, “intercettato” sul Frecciarossa partito da Roma Termini lo scorso 28 ottobre.
Oggi il Fatto Quotidiano riporta una conversazione avuta tra il vescovo di Ferrara e un suo assistente, che lo accompagnava nella carrozza di prima classe. La frase choc è una speranza riposta nell’intervento divino: “Speriamo che la Madonna faccia il miracolo come con quell’altro…”. A intuito “quell’altro” potrebbe essere Papa Luciani, eletto Pontefice nel ’78 e morto appena 33 giorni dopo esser salito sullo scranno di San Pietro.
A far irrigidire il noto esponente di Comunione e Liberazione sarebbero state le recenti nomine da parte di Bergoglio dei cosiddetti preti di strada nelle diocesi di Bologna e Palermo. In particolare Negri ce l’avrebbe con il successore di Caffarra a San Petronio, tanto che si lamenta al telefono con l’amico di vecchia data Renato Farina (passato alla cronaca come “agente Betulla” per la collaborazione, prima ammessa e poi smentita, da vicedirettore di Libero con i servizi segreti). Dopo la telefonata il vescovo – sempre secondo la ricostruzione del “Fatto” – torna a sfogarsi con l’assistente: “Cose mai viste. A Caffarra ho promesso di far vedere i sorci verdi a quello lì”. Quello lì, ricostruisce il giornalista Loris Mazzetti, sarebbe Matteo Zuppi, nuovo vescovo di Bologna.
Non se la passa meglio l’altro vescovo dei poveri, Corrado Lorefice, nominato a Palermo reo di aver “scritto un libro sui poveri – che ne sa lui dei poveri – e su Lercaro e Dossetti, suoi modelli, due che hanno distrutto la chiesa italiana”.
Insomma “dopo due nomine” così “posso diventare Papa anch’io. È uno scandalo. Incredibile, sono senza parole. Non ho mai visto nulla di simile”. Poi l’interlocutore torna a essere l’assistente: “Sono nomine avvenute nel più assoluto disprezzo di tutte le regole, con un metodo che non rispetta niente e nessuno”.
Le parole del monsignore, spiega il “Fatto” sono state sentite da testimoni oculari involontari compagni di viaggio di Negri. Il diretto interessato è stato contattato ieri dal giornale per confermare o smentire, ma il suo ufficio stampa ha fatto sapere che era impegnato.