Copparo
25 Novembre 2015
Protestano Cinque Stelle, insegnati e sindacati. Nessuna parte sociale coinvolta

Copparo, il Pd va dritto verso il maxi istituto comprensivo

di Redazione | 3 min

di Valentina Finotti

Copparo. “È arrivato il momento di decidere, non è più possibile rimandare questa scelta”. Queste le parole dell’assessore Martina Berneschi che durante il consiglio comunale del 23 novembre spiega che bisogna prendere in considerazione l’idea di formare un istituto comprensivo che unisca Copparo, Berra e Ro. Soluzione messa ai voti e che ha ricevuto il consenso del gruppo consiliare Pd. I consiglieri di Forza Italia si sono invece astenuti e i Pentastellati hanno votato in modo contrario.

Una soluzione che come dichiara il sindaco Nicola Rossi “tiene conto del bene del territorio, degli alunni, del personale e dell’analisi tecnica fatta dai dirigenti scolastici. Una scelta dettata -continua Rossi- da questo momento di grande difficoltà delle scuole. L’amministrazione però farà di tutto per il buon funzionamento di questo istituto e si farà carico di risolvere gli eventuali problemi che derivano da questa unione”.

A spiegare le motivazioni della contrarietà del Movimento 5 stelle è Ugo Selmi, secondo il quale “la creazione di questo comprensivo porterebbe alla perdita di 7 o 9 posti da collaboratore scolastico ed inoltre si era già tentata questa strada ma non si era ricevuto il via libera dalla Regione in quanto non rispettava i parametri richiesti. Inoltre – continua il consigliere Pentastellato – se proprio si procederà al dimensionamento sarebbe più prudente farlo quando finisce l’anno scolastico in corso”. D’accordo con Selmi è anche il consigliere Forza Italia Alessandro Amá che critica “il fatto di non aver intrapreso prima la strada, visto che già nel 2011 era emerso questo problema”.

Una soluzione più che giusta secondo il dem Simone Tracchi in quanto “solo in questo modo non vengono coinvolti istituti comprensivi già formati come il Don Chendi di Tresigallo che avrebbe dei grossi problemi ad ospitare Berra. Una soluzione che quindi non era possibile percorrere anche perché Berra e Copparo hanno molti progetti in comune che andrebbero persi, andando così a danneggiare gli alunni”. Alunni che come dichiara il consigliere Forza Italia Franca Orsini “sono la parte da salvaguardare insieme all’offerta formativa”.

Ma non è solo l’opposizione consiliare ad essere contraria. In municipio era presente anche Margherita Aurora, candidata alle ultime comunali per Rifondazione in sostegno del sindaco uscente. “Come insegnante – afferma – sono contraria al 100%: I progetti per il dimensionamento di Copparo non sono mai andati in porto per un semplice motivo: unendo a quello che noi siamo già la scuola media si arriva a 1300 alunni circa suddivisi in 14 scuole, un numero assurdo da gestire”.
Aurora analizza il problema della perdita di posti di lavori tra i bidelli, che rischia di portare alla chiusura delle materne statali: “nella materna – spiega – servono due bidelli per piano, uno per l’orario mattutino e uno per il pomeridiano. Ricordo al sindaco e ai suoi consiglieri che la materna statale è gratuita”.
La soluzione più logica secondo l’insegnate “sarebbe fare due comprensivi dimensionati, trasferendo le scuole del comune di Berra sotto la direzione di Tresigallo, che comprende ora le scuole di Tresigallo, Formignana e Jolanda. In questo modo verrebbero fuori due istituti da circa 850/900 alunni ciascuno ed é plausibile pensare che non si perderebbero posti di lavoro, al massimo uno per istituto. Le materne non rischierebbero la chiusura. Il fatto è che il comune di Berra non vuole assolutamente farlo e nemmeno Tresigallo pare interessato”.

La fila dei contrari comprende inoltre la direzione didattica di Copparo e tutti i sindacati della scuola. Questi ultimi lamentano anche l’assenza dei passaggi specificatamente richiesti dalla Regione per dare il la al maxi accorpamento: l’informazione alla cittadinanza e la convocazione di un tavolo con le parti sociali. Nulla di tutto questo è stato fatto.

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