Codigoro
22 Novembre 2015
I consiglieri regionali parlano delle loro attività tra reddito di cittadinanza, Asp e ospedale del Delta

M5S, il ‘Regionando tour’ fa tappa a Codigoro

di Redazione | 8 min

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di Giuseppe Malatesta

Codigoro. “Un momento di incontro/confronto con tutti i cittadini interessati a conoscere cosa siamo riusciti a fare in questi mesi”. Questo l’intento di Regionando, il tour di relazione dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, partito da Piacenza con una data in programma per ciascuna provincia. L’incontro ferrarese, l’unico organizzato al di fuori del capoluogo, si è tenuto presso l’auditorio Sant’Eurosia a Codigoro ed ha visto la partecipazione del capogruppo Giulia Gibertoni e dei consiglieri Andrea Bertani, Gian Luca Sassi e Raffaella Sensoli. Numeroso il riscontro da parte del pubblico, intervenuto attivamente nel dibattito.

“Incontri come quello di stasera – ha detto il consigliere Sassi introducendo la serata – ci permettono di mantenere quel contatto fondamentale con il territorio. Impossibilitati dall’ospitare i cittadini in regione durante i nostri lavori di commissione abbiamo predisposto momenti di confronto come quello di stasera ma anche strumenti di partecipazione e consultazione online, accessibili a tutti. Abbiamo infatti creato sul sito web del Movimento 5 Stelle Emilia Romagna sei gruppi di lavoro, ciascuno per ogni commissione, tramite cui è possibile consultare il disegno di legge, fare interventi e formulare proposte su eventuali modifiche che prenderemo in considerazione”.

Dopo aver mostrato in sala un video dei più significativi interventi in aula dei consiglieri pentastellati, a quasi un anno dall’insediamento, ciascuno di loro si è soffermato su un argomento di competenza della commissione rappresentata, dal progetto di legge sui tagli ai costi della politica a quello sul reddito di cittadinanza, passando per la recente approvazione della nuova legge sui rifiuti e l’intervento sull’ Irap per le Asp. Quattro questioni che hanno potuto contare sicuramente su un lavoro congiunto dell’intera giunta regionale, ma sulla cui evoluzione i quattro consiglieri (assente Silvia Piccinini per motivi di salute) ritengono di aver influito maggiormente con proposte, insistenze e pressing sulla maggioranza Pd. “Guardati dall’inizio con diffidenza, come dei pivellini, abbiamo avuto una forte incidenza sulla giunta, che spesso non ci riconosce i meriti delle proposte in commissione. È la dimostrazione che stiamo facendo un buon lavoro” afferma Sensoli a margine del suo intervento.

Largo spazio all’intervento di Andrea Bertani (attivo in commissione bilancio, affari istituzionali e politiche economiche) che ha illustrato la manovra, tra le primissime proposte subito dopo l’insediamento, sui costi della politica. “Le nostre richieste a riguardo – illustra – erano di congelare l’indennità di fine mandato dei consiglieri uscenti, per un valore di circa 1 mln e mezzo di euro, bloccare a 5 mila euro lordi l’indennità ai tutti i consiglieri regionali, eliminare i vitalizi agendo anche retroattivamente e eliminare i fondi ai gruppi consiliari, per un risparmio complessivo di 35 mln di euro. Il Pd nel frattempo ha messo a punto una proposta di legge simile che però non toccava i vitalizi, ma che ovviamente è stata approvata a maggioranza. In questa trattativa siamo almeno riusciti ad imporre la riduzione dell’indennità, comprese quelle di funzione per un totale di 660 mila euro risparmiati ogni anno. Il taglio del vitalizio è stato applicato successivamente, ma non agisce in modo retroattivo, restando perciò un privilegio che va eliminato”.

“In abbinamento a questo disegno di legge – continua Bertani – abbiamo chiesto che le risorse risparmiate andassero a costituire un fondo per finanziare il microcredito per le piccole e medie imprese, l’avviamento al lavoro e la sicurezza sul lavoro. Quel capitolo di bilancio, che prevede la costituzione di un conto su cui versare questi fondi, non è però ancora stato attivato. In vista del bilancio 2016 continueremo la battaglia”.

Riguardo all’introduzione del reddito di cittadinanza è intervenuta il capogruppo Gibertoni, spiegando come si è mosso il movimento emiliano-romagnolo nel corso di questi mesi. “Mentre i nostri parlamentari a Roma fanno pressioni per questo importante sussidio, a livello regionale abbiamo pensato di velocizzare il processo proponendo le stesse misure nel nostro piccolo, con la convinzione che di fronte a più approvazioni regionali il governo centrale avrebbe ceduto alle voci che vengono dai territorio, accontentando la platea dei cittadini. Da subito ci siamo confrontati con gli uffici tecnici della regione per mettere a punto un progetto di legge, nella convinzione che sia l’unico mezzo per obbligare la forza di governo a esprimersi in un senso o nell’altro. Oggi la nostra proposta sta dando i primi frutti: il presidente Bonaccini ha infatti assicurato che nei prossimi mesi sarà varato un primo progetto di reddito minimo, qualcosa di simile a quello che proponevamo noi, che non ci soddisfa appieno in quanto prevede lo stanziamento di pochi fondi (75 mln di euro), è pensato come “sostegno al reddito di solidarietà”, rivolto solo a famiglie con figli minori. In attesa di un confronto in aula, è comunque un segnale positivo, avremo tempo per insistere sul definire alcuni dettagli, come ad esempio sul congiunto ripensamento al ruolo dei centri per l’impiego, che dovranno diventare uno strumento realmente efficace per scongiurare che misure di sostegno in attesa di occupazione si trasformino in puro assistenzialismo”.

“Anche in questo caso – aggiunge Gibertoni -, il nostro contributo è stato fondamentale per stuzzicare la maggioranza, che ha poi approvato i disegni di legge rivisitati prendendosi il merito. Ma a noi va bene così, l’importante è che si arrivi ai risultati.

Gian Luca Sassi. Ha parlato della legge rifiuti, sul cui voto il Movimento si è astenuto. “Non potevamo appoggiare pienamente una legge del genere – dichiara Sassi -, in quanto priva di alcune caratteristiche che per noi erano fondamentali, le stesse previste in partenza, quando la legge iniziava a prendere forma dal confronto tra cittadini, associazioni ambientaliste, comuni, comitati, assessorati, parte da lontano ma che si sono perse nel tempo. Abbiamo cercato di reintrodurle senza successo. La nuova legge si lega ad un piano operativo che è ancora quello della scorsa legislatura Errani, un piano che va assolutamente adeguato. Di buono introduce il fatto che i comuni dovranno aprire dei centri di riuso (che incentivino iniziative di riciclo) e prevede di premiare chi differenzia attraverso la tariffa puntuale, soluzione che dovrebbe incentivare chi non ha spirito ecologico. Il bonus sarà messo a disposizione di ogni comune che raggiunge gli obiettivi previsti dalla legge stessa (70% di materiale recuperato e 73% di raccolta differenziata) e questo potrà essere ridistribuito ai cittadini tramite uno sconto in bolletta”.

Il consigliere Sensoli ha infine annunciato con soddisfazione la parificazione Irap tra le Asp (che conferiscono un 8,5% di Irap alla regione) e le cooperative sociali (ferme al 3,21%). Una proposta nata dal territorio, sostenuta in regione dagli esponenti 5 Stelle, oggi condivisa con tutto il territorio, presentata e approvata in 8 unioni di comuni regionali. “Un grande risultato che vede un risparmio di 9 milioni di euro che resteranno nei comuni proprio a disposizione delle Asp”.

Durante il momento di dibattito, molto sentito l’intervento di V., infermiera di pronto soccorso dell’ospedale del Delta che interpella i consiglieri sul preoccupante depotenziamento del nosocomio di Lagosanto, mettendo in evidenza la grave carenza di personale che costringe il Pronto Soccorso ad intervenire su un vasto territorio senza le risorse umane necessarie a coprire le emergenze, i tagli indiscriminati a servizi e reparti essenziali e l’adeguamento del personale infermieristico all’orario di lavoro europeo. “Aumentano le competenze a fronte di un contratto bloccato da 8 anni. La sanità va al rovescio e nel caso dell’ospedale del Delta, dopo l’addio al reparto di pediatria, assisteremo alla chiusura del punto nascita, già privato dello specialista neonatologo. Normale che senza lo specialista il numero delle nascite si riduca e si sposti verso Cona. Un modo per giustificarne la chiusura”.

“Siamo coscienti della situazione – ha risposto Sensoli – ieri ho girato ai comitati pro ospedale di tutta la regione il materiale sui dati forniti dall’assessore Venturi. Punti nascita e pediatrie sono punti critici per tutti, ma in questa provincia in particolare avete a che fare con il disastro Cona. Per giustificare una cattedrale nel deserto, i responsabili della nostra sanità sono stati costretti a depauperare tutto il territorio circostante. Per quanto riguarda il personale, stiamo mantenendo i contatti con le rappresentanze sindacali per monitorare la situazione, e come al solito insisteremo con l’assessore Venturi su questa importanti tematica.”

Ancora dalla platea giunge l’intervento di un cittadino che domanda da chi vengono gestiti i proventi derivati dal riuso e del riciclo dei materiali e se sia possibile che questi vengano affidati al pubblico e non ad aziende private non obbligate a rendicontare le entrate derivate dalla rivendita dei materiali. Alla domanda risponde negativamente il consigliere Sassi, che spiega come “i contratti in essere con aziende private non prevedono questo dettaglio di trasparenza. Con la nuova legge rifiuti sarà possibile ottenere maggiore trasparenza ma solo sui nuovi affidamenti, non su quelli già in essere. La trappola è perciò nei contratti e dovrebbero essere province e comuni a mettere in discussione certi status quo in occasione dei rinnovi contrattuali, la regione incide poco in questo. La nuova legge obbliga inoltre a fare gare a evidenza pubblica per rivendere materiale riciclato”.

Infine Andrea interpella i consiglieri sulla cancellazione del progetto dell’autostrada E55, recentemente depennata dal piano delle infrastrutture per un progetto che invece punterà a potenziare la rete ferroviaria regionale. Sulla questione è intervenuto ancora il consigliere Sassi: “La decisione che Donini ha illustrato in commissione ci ha davvero stupiti. L’inganno è che i soldi non ci sono: sostengono di aver aumentato gli investimenti sul ferro, ma in realtà hanno abbassato quelli sulle opere stradali. La notizia correlata, da approfondire, è la messa in sicurezza della E45, che a quanto detto sarà inoltre risistemata intorno a Ravenna per velocizzare lo scambio. Più incerto il destino della Statale Romea. Bisognerà vigilare le decisioni e studiare proposte alternative”.

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