Politica
17 Novembre 2015
L'ex consigliera comunale Mantovani registra il marchio a suo nome. Gli attivisti: "nessuno ci ha chiesto nulla. Ci sono 500 iscritti, nessuno lo sapeva tranne cinque o sei persone"

Grilli Estensi, simbolo registrato all’insaputa dei più

di Daniele Oppo | 3 min

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(immagine d'archivio)

(immagine d’archivio)

Dopo quelle pre elettorali, con divisioni, accuse e contraccuse che avevano portato nel 2013 a una spaccatura tra gli attivisti, c’è una nuova polemica interna al meetup Grilli Estensi, il nucleo originario dell’attuale M5S ferrarese.

L’oggetto del contendere è la registrazione del marchio del meetup, la cui domanda – come segnala un lettore-attivista  – è stata presentata il 1° ottobre scorso dalla ex consigliera comunale Silvia Mantovani, a suo nome.

“A che titolo – chiede l’attivista – la signora Mantovani ha chiesto la registrazione a suo nome di un marchio che appartiene non a lei ma a uno storico gruppo politico? Da chi è stata autorizzata? Io, pur essendo iscritto al meetup, non sono stato messo al corrente di nulla”.

Alcune risposte possono essere trovate in una discussione proprio nel meetup, iniziata da una storica componente come Maria Teresa Pistocchi e che ha interessato altri due attivisti. Pistocchi, sulla decisione di registrare il logo, specifica: “Il simbolo è stato registrato, dopo anni che se ne parlava tra fondatori storici, a tutela di tutti coloro che si identificano in questo meetup e nella sua storia. Chi lo ha deciso è ancora più logico: chi c’era, cioè chi ha vissuto attivamente e concretamente la vita del meetup in questi mesi”.

Uno dei problemi evidenziati dalle lettere arrivate alle redazioni dei giornali locali è però non solo la registrazione in sé, ma anche il fatto che il marchio, una volta approvata la domanda, apparterrà a una sola persona: Silvia Mantovani. La questione non è banale perché per la domanda per registrare il marchio – a differenza di una per i brevetti –  può essere presentata dal meetup in quanto associazione (risulta essere un associazione di promozione sociale), rendendolo dunque collettivo. “Ma – spiega a Estense.com un altro attivista che ha espresso la volontà di rimanere anonimo – sarebbe stato peggio proprio perché nessuno ci ha chiesto nulla. Ci sono 500 iscritti, nessuno lo sapeva tranne cinque o sei persone”.

Schermata 2015-11-16 alle 15.53.48Silvia Mantovani si trincera dietro a un laconico “no comment”. “Se ce lo avessero chiesto – risponde l’attivista al nostro giornale – li avremmo rassicurati, non c’era tutta questa fretta: il simbolo non è stato registrato neppure in periodi in cui c’erano tre meetup e tutti ci giocavamo la certificazione. È stata una decisione saggia allora perché il meetup è dei cittadini, ora è di una singola persona e chiedo: chi ha pagato? Con quali soldi?”.

Ma la bagarre interna sul marchio sembra essere solo l’ultimo episodio che segna un malcontento interno tra i partecipanti alle attività del M5S locale. “In molti – rivela ancora l’attivista – si stanno cancellando”.

C’è poi il nodo Facebook. La pagina ‘ufficiale’ accomuna sia il meetup Grilli Estensi che il M5S locale. Da qualche tempo alcuni amministratori sono stati però estromessi dal loro ruolo, e anche questo è stato fonte di un certo malcontento sia per le modalità adottate sia perché la pagina accomuna due realtà sì in continuità storica ma separate: “Sulla cancellazione dalla gestione fb – scrive nella discussione già richiamata Pistocchi – per la quale concordo che ci sia stata una decisione un po’ affrettata, si può riflettere sulla necessità di mettere un pò di ordine nelle gestioni del web, escludendo peraltro chi se ne era assunto impegno ufficialmente e ne aveva responsabilità ed improvvisamente ha mollato tutto mettendo in difficoltà sia la comunicazione, sia di coloro che già facevano altro. […] Che la pagina, poi, sia intestata al M5S di Ferrara è nei fatti, visto che quella è la denominazione e sino ad ora, prima del casino ingenerato dalla lettera dalle mille interpretazioni, qui a Fe non è mai esistita nei fatti una demarcazione tra il lavoro meetup e quello M5S”.

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