(foto di Alessandro Castaldi)
“La cultura è l’antidoto alla violenza”. Ad affermarlo è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in vista a Ferrara in occasione della mostra su Giorgio de Chirico ospitata a Palazzo Diamanti.
Parole, quelle pronunciate all’ingresso nel Castello Estense durante il tour istituzionale, che si riferiscono all’accoltellamento di stampo razzista subito da Nathan Graff, l’ebreo ortodosso aggredito davanti a una pizzeria kosher a Milano. Il Presidente ha parlato di sensazione “di allarme, come per tutti i fatti di violenza e sangue”.
Il Presidente ha avuto un breve colloquio con il sindaco di Cento Piero Lodi – che ha espressamente cercato – alla cui cittadinanza Mattarella ha espresso vicinanza e solidarietà per i fatti avvenuti a Renazzo. “Un fatto sconvolgente – afferma Mattarella – sia perché contrasta con delle cittadine tranquilla sia per l’efferatezza dei comportamenti”.
“Si è informato sulle condizioni di salute della signora (Maria Humeniuc, ndr) – conferma Lodi – e ha pregato di portare il suo saluto e la sua vicinanza al figlio della signora Govoni. Mi ha anche detto che il dolore di Cento è lo stesso dell’intero Paese per questo fatto cruento e inspiegabile che avrebbe potuto colpire qualunque altro luogo”. Il sindaco da parte sua ha espresso “gratitudine”, affermando che “lo Stato ha reagito efficacemente, con in carabinieri in testa”.
All’uscita dal Palazzo dei Diamanti, dove ha inaugurato la mostra su de Chirico e la metafisica, il Presidente ha rilasciato commenti lusinghieri per l’esposizione: “La mostra è straordinaria, raccoglie capolavori, ognuno dei quali meriterebbe una visita. Anche la raccolta di Boldini e De Pisis è importante”.