Lavoro e caldo estremo, la Regione mette i paletti di umanità
Con un’ordinanza regionale, scatta in Emilia-Romagna il divieto di lavorare in alcuni settori, in condizioni di esposizione prolungata al sole e svolgendo attività fisica intensa
Con un’ordinanza regionale, scatta in Emilia-Romagna il divieto di lavorare in alcuni settori, in condizioni di esposizione prolungata al sole e svolgendo attività fisica intensa
"Siamo il presente della giustizia e vogliamo un futuro". È il cartello che i dipendenti del Tribunale di Ferrara espongono davanti alla Corte d'Appello di Bologna
Quanto sono stati efficienti e tempestivi gli interventi di derattizzazione in piazza Cortevecchia? A Chiederlo è un'interpellanza di Davide Nanni, consigliere comunale del Pd, che chiede anche quanto siano costati gli interventi adottati per risolvere un problema che "da circa tre mesi i cittadini continuano a segnalare"
. Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente, ha presentato a Marina di Ravenna i dati relativi allo stato di salute del mare e degli 11 punti monitorati sul litorale emiliano-romagnolo solo due risultano superare i limiti e quindi considerabili inquinati. Uno dei monitoraggi è avvenuto a Porto Garibaldi, nella spiaggia libera a nord del Canale navigabile e risulta essere entro i limiti
“Il 20 giugno scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria". È il presidente di Confagricoltura Ferrara a ricordarlo
Anche a Ferrara, così come in molti altri Comuni capoluogo di provincia in Italia, l’importo della tassa sui rifiuti, la Tari, registra un incremento nel 2015 superiore alla media nazionale che è del +1,52%. Nel nostro Comune, infatti, rispetto al 2014 la Tari ha avuto un incremento del 2,1%, calcolato per un appartamento di 100 metri quadri occupato da una famiglia di tre persone, che in termini di esborso di denaro significa che quella famiglia ha pagato 337 euro.
Il dato, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sole24 Ore in base alla ricognizione di Laboratorio Ref Ricerche su 104 capoluoghi italiani, pone Ferrara al 67° posto nazionale, che significa anche l’ultimo nella nostra regione. Meglio di noi hanno fatto tutti gli altri Comuni capoluogo di provincia dell’Emilia Romagna, a partire da Ravenna (25° posto con 243 euro di Tari e una variazione di -1,3% rispetto al 2014), per proseguire con Piacenza (31° posto, 264 euro e Tari invariata), Parma (39°, 273 euro, +2,4%), Forlì (43°, 280 euro, -1,2%), Rimini (48°, 294 euro, +8,1%), Modena (52°, 299 euro, +2,4%), Reggio Emilia (53°, 300 euro, +4,4%), Bologna (56°, 308 euro, +3%).
Ferrara si trova dunque a metà strada tra la Tari più economica di Fermo (60 euro, peraltro rincarata del 7,9% rispetto al 2014) e quella più cara di Cagliari (523 euro con una variazione del +6,4%), segno inequivocabile che la tassa sui rifiuti ha un impatto molto differenziato sul territorio italiano, ma anche uno scenario, come sottolinea il Sole 24 Ore, “che in parte rispecchia il grado di efficienza della gestione rifiuti urbani sul territorio”.
Non va molto meglio per quanto riguarda la Tari pagata dalle imprese (utenze non domestiche), dove si notano poche riduzioni e molti rincari. E’ lo stesso Laboratorio Ref Ricerche a evidenziarlo prendendo in esame un campione di quattro imprese tipo in oltre 80 capoluoghi italiani, facendo emergere, anche in questo caso, differenze enormi tra città e città. A Ferrara un ristorante di 180 metri quadri paga di Tari 15,11 euro al metro quadro, con una variazione del 6% in più rispetto al 2012, un negozio di parrucchiera di 70 metri quadri versa 4,11 euro al metro (in questo caso vi è stata una riduzione del 29% rispetto al 2012), un ufficio di 150 metri 8,01 al metro (+6%) e un’impresa alimentare di 3.000 metri quadri 4,64 euro (+5%).
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