Doccia ghiacciata. Gelida, per la Spal, nella settimana che porta al primo scontro – e snodo – di alta classifica del girone B di Lega Pro. L’indiscrezione emerge in mattinata e e trova diversi riscontri dai vertici societari biancazzurri. Poi, nel primo pomeriggio il comunicato ufficiale: la trasferta di Macerata è interdetta a tutti i residenti in Emilia Romagna.
La decisione arriva direttamente dall’Osservatorio sulle manifestazioni sportive di Roma e diventa, in poche ore, il secondo procedimento della stessa natura destinato ai supporters biancazzurri a cui era stata vietata la trasferta per la partita di Coppa Lega Pro a Mantova, in programma mercoledì alle 18,30.
Un fulmine a ciel sereno che lascia rammaricato e svilito il grande seguito di tifosi abitualmente al seguito dei biancazzurri lontano dal “Mazza”, e che spesso ha rappresentato un ‘fattore’ per i ragazzi guidati da mister Semplici.
E le reazioni, anche importanti, in città non sono mancate a partire dal comunicato del Comune di Ferrara: «Siamo esterrefatti e perplessi – si legge nella nota del sindaco Tiziano Tagliani e dell’assessore allo sport Simone Merli – per il divieto imposto ai tifosi spallini, da parte delle prefetture di Mantova e Macerata, di partecipare alla trasferta mantovana del 28 ottobre e a quella maceratese del 31 ottobre. Premesso che nessuno ha minimamente interpellato le Istituzioni ferraresi per condividere e valutare la decisione, ci sembra assurdo penalizzare le persone che hanno piacere e voglia di vivere un momento sportivo importante per la nostra città. Si potevano pensare a soluzioni alternative considerando che i tifosi ferraresi (uomini, donne e bambini) sono serenamente appassionati della loro squadra. Crediamo che, se ci sono stati comportamenti scorretti da parte di pochi, non si possa generalizzare penalizzando la collettività dei tifosi bianco azzurri da sempre ritenuti seri e responsabili. Auspichiamo che le decisioni possano essere riviste non ritenendo che vada creato un clima di tensione oggi assolutamente non presente nella tifoseria e nella città».
Sorpresa ed allo stesso tempo imbufalita è la società estense. Lo dimostrano le parole del presidente Walter Mattioli. «E’ una decisione incomprensibile. Stiamo facendo tutte le verifiche del caso, supportati dall’Amministrazione della nostra città, per capire cosa abbia portato ad un provvedimento simile. Sono fuori di me dalla rabbia, in questo momento potrei dire cose rischiose, ma questa è una decisione ingiusta nei confronti della Spal e di tutti i tifosi spallini. Mi sto facendo tante domande, ma non voglio pensare male. Nel giro di 48 ore arrivano due divieti identici per le gare di Mantova e Macerata: come si fa a rimanere tranquilli? Mi spiace molto per tutti i tifosi ferraresi che si sobbarcano trasferte lunghe ed onerose solo per passione ed affetto nei confronti di questi colori, mi spiace per il contesto di Macerata che perde una parte di colore e tifo che sarebbe stata speciale per la cornice attorno alla gara».
Mattioli annuncia di voler andare in fondo alla vicenda: «Continueremo a fare le nostre verifiche – spiega – perchè non riesco ad accettare serenamente questa cosa. Voglio capire cosa ha portato alla decisione di penalizzare una intera tifoseria. Mi parlano di un diverbio, un episodio isolato tra un paio di nostri tifosi ed altri supporters del Rimini lo scorso 10 ottobre di ritorno dalla trasferta di Prato, vicenda tutta da appurare e da chiarire. Una questione che comunque vedrebbe coinvolte una manciata di persone: questo dovrebbe essere il motivo scatenante per punire centinaia di tifosi? La decisione arriva dall’Osservatorio, e a quanto sembra non c’è modo di potersi confrontare con quest’organo competente, ma non lo trovo sensato oltretutto dopo che nel calcio si sono adottati strumenti come i biglietti nominali e la tessera del tifoso che sono un controllo rigidissimo nei confronti di chi va allo stadio ed in trasferta. Se davvero fosse quello l’episodio non era forse il caso di confrontarsi, magari darci un ‘simbolico’ cartellino giallo senza dover costringere tante persone a disertare, contro la loro volontà, Mantova e Macerata nella stessa settimana?».
«Noi abbiamo bisogno dei nostri tifosi – conclude Mattioli -, sono una componente fondamentale e così veniamo penalizzati per non si sa bene quale motivo. Mi auguro, anche se non sono fiducioso, si possa ragionare su questo divieto nei prossimi giorni, anche grazie all’intervento deciso e che ho molto apprezzato del nostro Sindaco, oppure coinvolgendo la nostra Questura per fare chiarezza sulla situazione. I ragazzi della Curva? Ho parlato con loro, sono dispiaciutissimi di non poter seguire queste due trasferte importanti con il loro entusiasmo e sostegno».
E proprio la Curva Ovest potrebbe, nelle prossime ore, rilasciare un comunicato stampa per esprimersi in merito alla vicenda.