Politica
13 Ottobre 2015
Alla Pinacoteca siglata l'intesa tra Comune, Regione, agenzie del Demanio e delle Entrate e tre ministeri

Un patto per rilanciare il patrimonio immobiliare di Ferrara

di Redazione | 2 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

(foto di Alessandro Castaldi)

Tre ministri a Ferrara per siglare il patto con il Demanio e dare una svolta alla valorizzazione e riqualificazione di importanti immobili pubblici della città. Nella mattina di lunedì, al salone d’onore della Pinacoteca Nazionale la firma dell’intesa tra Comune, Regione, ministeri della Difesa, Interno, Istruzione e Beni culturali e con le agenzie del Demanio e delle Entrate per riqualificare immobili e aree urbane.

Al tavolo erano presenti i ministri Dario Franceschini, Roberta Pinotti e Stefania Giannini, il sottosegretario dell’Interno Giampiero Bocci, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, i direttori delle Agenzie del Demanio e delle Entrate Roberto Reggi e Rossella Orlandi e il sindaco Tiziano Tagliani.

L’accordo – di durata annuale e rinnovabile – non prevede stanziamenti economici ma l’impegno a collaborare e avviare, in tempi brevi, un programma di valorizzazione e razionalizzazione su 13 beni di proprietà pubblica.

Gli immobili coinvolti. In particolare, si tratta di Palazzo Furiani, la Caserma Bevilacqua, una porzione dell’Aeroporto di Ferrara, una parte dell’area ex Mof, la Caserma Caneva – ex Convento di Sant’Antonio in Polesine, la Cella del Tasso e l’Auditorium del Conservatorio “Frescobaldi”. Nella lista c’è anche il Teatro Verdi, l’ex Convento di San Benedetto (che vedrà ripartire i lavori per gli uffici dell’Agenzia delle Entrate), il Meis, il palazzo della ex Casa del Fascio, il poligono di tiro a segno (che verrà ricollocato da un’altra parte, più periferica), l’area Pratolungo e, infine, l’area della stazione ferroviaria e del Grattacielo.

L’obiettivo dell’accordo è quello di avviare un processo di rivitalizzazione e rigenerazione urbana, valorizzando beni di particolare pregio storico e architettonico, tutelati dall’Unesco, lungo gli assi dell’Addizione Erculea e del Quadrivio Rossettiano, migliorando le capacità di ricettività turistica e culturale della città, sia potenziando e ottimizzando gli spazi in uso alle amministrazioni pubbliche che riducendo la spesa per le locazioni passive che a Ferrara valgono poco più di un milione di euro all’anno.

L’accordo prevede l’istituzione di un tavolo di lavoro al quale parteciperanno i rappresentanti di tutti i soggetti firmatari.

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