Politica
1 Ottobre 2015
Interrogazione di Bova (Fc) sulle misure sottoscritte dall'Ausl con una sigla sindacale di Medicina Generale

“La riduzione della spesa farmaceutica sarà a carico dei cittadini”

di Redazione | 2 min
Alberto Bova

Alberto Bova

Gli strumenti individuati dall’Ausl per ridurre la spesa farmaceutica rischia di portare a una discriminazione tra pazienti e all’aumento dei costi per l’acquisto di medicinali fondamentali da parte dei cittadini ferraresi. E per questo il consigliere Alberto Bova chiede l’intervento del sindaco.

“In questi giorni l’Azienda Usl di Ferrara ha presentato alle sigle sindacali della Medicina Generale un documento di ‘Integrazione straordinaria Accordo Aziendale Anno 2015 e premessa per l’anno 2016′”, riporta il consigliere di maggioranza che rileva come “la Regione Emilia Romagna attribuisce a Ferrara un obiettivo, per l’anno 2015, di calo della spesa farmaceutica convenzionata netta procapite del – 6,16% e che l’Azienda Usl di Ferrara ha già concordato con una sigla sindacale minoritaria ‘la riduzione della spesa farmaceutica convenzionata complessiva aziendale del -3,56% in ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno 2014”.

“Nello stesso documento – rileva ancora Bova –  si propongono ‘alcuni strumenti per il raggiungimento del risultato sopra descritto che affiancano le più importanti azioni condivise tra i diversi attori'”, che comporterebbero la riduzione delle prescrizioni per farmaci che “servono per prevenire ictus, infarto, fratture e danni da complicanze dei diverticoli del colon nonché curare infezioni e depressione”.

Una situazione che secondo Ferrara Concreta “costringerà i cittadini della provincia di Ferrara a sopportare direttamente il peso economico di codesta decisione, onere sino ad oggi a totale carico del Ssn, che potrebbe verificarsi una discriminazione tra pazienti i cui medici sono iscritti al sindacato sottoscrittore dell’accordo aziendale tenuti al rispetto dello stesso e pazienti i cui medici sono iscritti ai sindacati non firmatari che non hanno l’obbligo di osservare l’accordo”.

Per questo Bova interroga il sindaco, anche in veste di presidente della Provincia, per chiedergli se è a conoscenza di tali fatti e “se crede opportuno prendere iniziative finalizzate ad una revisione di tale accordo a salvaguardia della salute dei pazienti evitando una pesante ricaduta economica sugli stessi”.

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