Stefano Zagnoni, fino a pochi giorni fa professore associato nel dipartimento di Architettura Unife, è stato protagonista di una singolare protesta davanti all’Università di Udine, ateneo dal quale proviene.
Zagnoni si è infatti incatenato per 24 ore davanti a Palazzo Florio, sede dell’Università friulana, per protestare contro la decisione dell’ateneo di farlo tornare dopo la risoluzione della convenzione in base alla quale era venuto ad insegnare a Ferrara. Si trattava di una sorta di scambio, Zagnoni a Unife e la docente dell’ateneo di Ferrara Paola Gennaro a Udine.
Nella giornata di venerdì il prof ha dato copro alle sue proteste – che già avrebbero avuto uno sbocco con un ricorso al Tar – incatenandosi ed esponendo un cartello in cui chiedeva un confronto pubblico con i membri del Cda che hanno preso la decisione da lui contestata, e dopo circa 24 ore si è “liberato” una volta arriva la comunicazione che il rettore De Toni aveva acconsentito ad incontralo.
Secondo Zagnoni – riporta il quotidiano Il Gazzettino – la risoluzione della convenzione sarebbe “pretestuosa” e adottata solo per far si che l’Università di Udine possa liberarsi della Gennaro, peraltro a pochi giorni dall’inizio dei corsi. Ma, sempre stando a quanto riporta Il Gazzettino, il direttore del dipartimento di Ingegneria civile e architettura (Dica), Gaetano Russo, ha escluso una simile manovra, giustificando la risoluzione della convenzione per “sopravvenute esigenze didattiche e scientifiche”. Dall’1 ottobre entrambi i docenti dovranno comunque rientrare nelle rispettive sedi di appartenenza.
Dall’incontro con il rettore sarebbe emersa una disponibilità al confronto e l’impegno affinché gli vengano assegnati incarichi didattici adatti alle sue competenze e in un dipartimento diverso da quello di Ingegneria civile e architettura.