L’ex caserma “Pozzuolo del Friuli”
“L’ex caserma Pozzuolo del Friuli diventerà un centro di accoglienza per gli immigrati?”. Un dubbio sempre più diffuso tra l’opposizione ferrarese, che chiede al sindaco Tiziano Tagliani garanzie su quello che sarà l’utilizzo dell’immobile in via Cisterna del Follo. Questa volta a chiamare in causa la giunta attraverso un’interpellanza consigliare è Matteo Fornasini di Forza Italia, che teme “potenziali ripercussioni negative sull’ordine pubblico, sulla sicurezza e sulla convivenza civile nella n di recente si sono a più riprese susseguite voci di una possibile trasformazione dell’ex caserma Pozzuolo del Friuli in un Centro di accoglienza per richiedenti asilo su base regionale, con un conseguente flusso migratorio che porterebbe nella nostra città centinaia di immigratiostra città” nel caso l’ipotesi venga confermata.
“Di recente – afferma Fornasini – si sono a più riprese susseguite voci di una possibile trasformazione dell’ex caserma Pozzuolo del Friuli in un centro di accoglienza per richiedenti asilo su base regionale, con un conseguente flusso migratorio che porterebbe nella nostra città centinaia di immigrati”. Voci allarmanti secondo il consigliere forzista, che sottolinea come “secondo i dati riferiti di recente dall’assessora Sapigni già oggi la provincia di Ferrara ospita oltre 500 richiedenti asilo e la percentuale di profughi rispetto alla popolazione residente è pari all’8,48, mentre il Ministero degli Interni aveva previsto che tale rapporto dovesse essere del 7,3%” e come “un ulteriore afflusso di profughi nella nostra città, soprattutto nel caso in cui venissero ospitati massicciamente nella struttura dell’ex caserma Pozzuoli del Friuli, potrebbe potenzialmente provocare problemi per la gestione dell’ordine pubblico, la sicurezza e la convivenza, esattamente come è avvenuto e sta avvenendo in altre città del nostro Paese”.
Tutte ragioni per cui Fornasini chiede a Tagliani e all’assessore Sapigni “se corrisponde al vero l’intenzione di trasformare l’ex caserma in un centro regionale di accoglienza” e, in caso affermativo, “se non intenda intervenire al fine di scongiurare che ciò avvenga” o, in alternativa, “quali sono ad oggi i progetti per la riqualificazione dell’area ed entro quanto tempo si pensa verranno realizzati”.