Lettere al Direttore
31 Luglio 2015

Il modo giusto di ricordare Bonora

di Redazione | 2 min

Egr. Direttore,

ci sono persone che vivono la loro brevissima esistenza terrena come delle saponette: qualsiasi cosa capiti loro addosso, scivola via. Altre che invece ai termini: ‘onore’, ‘dignità’, moralità’, ‘professionalità, ‘limpidezza, ‘correttezza’ non esistono sinonimi per sostituirli, o peggio, camuffarli.

Non ho personalmente avuto l’onore di conoscere e frequentare il Dr. Bonora, ma per quello che ho potuto leggere finora e per come, chi l’ha conosciuto e collaborato fino alla Sua permanenza in Carife, mi ha riferito, è stato indubbiamente persona da annoverare alla seconda specie sopra indicata. Specie, in verità, molto rara e in via di estinzione, purtroppo, in Italia.

Ecco perché sono fermamente convinto che il modo migliore per onorare la Sua memoria e tenere alto il Suo ricordo e quanto, in tempi non sospetti e controcorrente, ha anticipato e predetto, sia quello di raccogliere tutti insieme, azionisti-risparmiatori e dipendenti di Carife, le testimonianze che ha lasciato e che, credo, stiano, dopo il suo tragico gesto, turbando i sonni di parecchia gente, a Roma e fors’anche a Bruxelles.

Lo scrissi, non molto tempo fa, anche se fu censurato questo passaggio, che la storia di Carife ha molti punti in comune con un’analoga storiaccia bancaria verificatasi verso la fine del 1800. Storia che alla fine fece saltare molte teste, fino ad allora intoccabili. La condizione, come per altre storiacce che hanno macchiato e macchiano il nostro Paese, avendolo ridotto ad essere lo zimbello d’Europa e del Mondo, che sa riscattarsi solo con qualche partita di pallone o trionfo sportivo, è l’UNITA’, la COESIONE dei soggetti direttamente interessati da questa incredibile ‘storiaccia’. Unità e Coesione con al fianco il sostegno dei “MEDIA”. Ecco la ragione della presente inviata a tutte le testate giornalistiche del territorio. Perché in ballo non ci sono solo i risparmi degli azionisti e il posto di lavoro dei dipendenti. In ballo c’è la credibilità e la capacità di reagire di un intero territorio, defraudato anziché tutelato da chi avrebbe dovuto istituzionalmente proteggerlo e garantirne la correttezza procedurale ed operativa.

Si possono anche perdere – perché è insito nella tipologia d’investimento – milioni di euro di risparmi di migliaia di persone, e loro famiglie, e anche centinaia (come del resto a migliaia già avvenuto solo a partire dal 1989 ad oggi) posti di lavoro. Ma quando ciò avviene per scorrettezze, allora si entra in un altro terreno che nulla, assolutamente nulla ha da spartire con il significato di un altro termine “VIGILANZA”.

Giungano, Vostro tramite, con la presente, le più sincere e sentite condoglianze alla famiglia del Dr. Bonora.

Dr. Luigi Antonio Ciannilli

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