Copparo
31 Luglio 2015
A Copparo anche il M5S dice no ma presenta una mozione separata. Rossi: “Atteggiamento negativo”

Consiglio ‘quasi’ unito contro le trivellazioni

di Redazione | 3 min

800px-West_Texas_Pumpjackdi Valentina Finotti

Copparo. Tutti uniti per combattere le trivellazioni, questo il tema principale che il consiglio comunale di Copparo ha discusso ieri 29 luglio. Una tematica molto delicata che trova tutti i consiglieri d’accordo sulla lotta per fermare un tale danneggiamento all’ambiente, ma che vede il Movimento 5 Stelle presentare una mozione separata da tutte le altre forze politiche che invece si sono volute unire per presentare un unico documento.

È proprio su questo punto che ci si è voluto soffermare, la creazione di un unico ordine del giorno perché, come dice il sindaco Nicola Rossi, “solo così si può essere più forti. In questo caso non bisogna fare distinzioni politiche ma bisogna stare insieme per il bene dei cittadini”.

Un dibattito che si sposta quindi dal contenuto della mozione al fatto di creare un documento unico, cosa che non trova d’accordo i Pentastellati in quanto come spiega Valentina Binelli “nell’ordine del giorno presentato dalle altre forze politiche non viene spiegato in modo chiaro ai cittadini quali sono le strade da percorrere per risolvere il problema, cosa di cui invece secondo Binelli bisogna tenere conto”. “Una risposta negativa –ribadisce Rossi – che penalizza i cittadini e non trova giustificazione perché c’erano tutte le buone motivazioni per riuscire a formare un’unica documentazione visto che tutti vogliamo fermare le trivellazioni e avere garanzie di risarcimento in caso di danni. Il problema è che da parte del Movimento 5 stelle manca la voglia di fare questo passo che avrebbe dimostrato interesse per la cittadinanza e non per la fazione politica”.

“Un momento molto triste – dichiara il consigliere Pd Simone Tracchi – perché c’erano tutte le possibilità di uscire uniti da questo consiglio e invece i pentastellati hanno fatto di tutto ciò una questione di etichetta”. D’accordo con Tracchi anche la consigliera di Forza Italia Franca Orsini e la consigliera Luana Veronese che ribadiscono “che non è un problema di contenuto ma solamente di bandiera e quindi non è accettabile un tale comportamento”. Ordine del giorno che quindi trova d’accordo l’intero consiglio eccetto il Movimento cinque stelle che, come conclude Selmi, “vuole presentare una propria mozione per dare più chiarezza ai cittadini e non per una questione di bandierina”. Mozione, quest’ultima che ha riscontrato una votazione contraria di tutti gli altri consiglieri.

Intanto, dopo il voto di ieri a Copparo contro la concessione nel sottosuolo presso il pozzo Gradizza1 (anche la confinante Formignana si è espressa contro), il capogruppo leghista in Regione, Alan Fabbri, interviene oggi parlando di “schizofrenia del Partito democratico sulle trivelle: in Regione la giunta Bonaccini le sblocca e a Copparo il Pd in Comune presenta e vota un ordine del giorno per fermarle. Il nostro territorio rischia di finire vittima di questo pericoloso dilettantismo”. Pd a due facce, per Alan Fabbri, dato che “a Bologna si china ai poteri forti che vogliono mettere le mani sull’Emilia Romagna e sui nostri territori inscena la ‘finta’ di un’opposizione di facciata. Un triste teatrino, una messinscena che consegna un’intera area sismica agli appetiti delle multinazionali”. “Occorre – conclude Fabbri – uno sforzo compatto e congiunto, come è stato fatto contro il gas di Rivara: non è con la frammentazione e con i tentennamenti che si protegge il territorio, ancor più un territorio ferito dal sisma come il nostro. La Regione si fermi: sta tradendo i cittadini e il pronunciamento della stessa Assemblea legislativa (del 2013) e dei Comuni dell’Alto Ferrarese”.

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