Economia e Lavoro
29 Luglio 2015
Il 31 luglio mobilitazione dei lavoratori presso la sede della Regione in concomitanza con il tavolo di crisi

Lavoranti in Legno, sciopero e presidio

di Redazione | 3 min

cgilIl “totale silenzio” e l'”assenza di proposte” sulla crisi che ha investito la Lavoranti in Legno a Ferrara e la Open.Co. a Modena e Reggio Emilia hanno indotto la Fillea Cgil regionale a proclamare 8 ore di sciopero per il 31 luglio del personale delle due cooperative.

“Prendiamo amaramente atto – dichiara Luigi Giove, segretario generale Fillea Cgil Emilia Romagna – del più totale silenzio da parte del movimento cooperativo dell’Emilia Romagna, riguardo alla grave crisi delle aziende Open.Co e Lavoranti in Legno. La pesante situazione di incertezza e l’assenza di proposte continuano a mettere seriamente in discussione il lavoro e il reddito di oltre 500 maestranze e delle loro famiglie”.

Lo sciopero del 31 luglio sarà accompagnato da un presidio presso la sede della Regione a Bologna, in concomitanza con il convocato tavolo di crisi, che inizierà alle 12.30 e proseguirà per tutta la durata dell’incontro.

Le Rsu di stabilimento e il sindacato si aspettano un impegno forte del sistema cooperativo per la salvaguardia dell’occupazione nelle due cooperative emiliano romagnole, che nei prossimi mesi potrebbero andare incontro a riorganizzazioni e tagli del personale. Entrambe le cooperative hanno deciso di avviare la procedura del cosiddetto “concordato in bianco”, in attesa della presentazione di un vero piano industriale. Lavoratori, Rsu e Fillea Cgil chiedono chiarezza proprio sugli obiettivi industriali, sulle risorse finanziarie e sulle ricadute occcupazionali dei piani delle imprese.

Proprio la Fillea aveva deciso di inviare una richiesta urgente all’assessore regionale alle Attività Produttive, Palma Costi, per la convocazione di un tavolo di crisi in Regione. Lo sciopero e il presidio del 31 luglio servirà, come spesso accade in questi casi, a rafforzare la vertenza.

Intanto oggi il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani ha incontrato, assieme ai colleghi di Castelvetro e San Martino in Rio, i rappresentanti sindacali delle cooperative Openco e Lavoranti in legno, in vista dell’incontro regionale del 31 luglio in Regione sulla situazione del comparto legno. “Siamo preoccupati dello scenario che ci si presenta, preoccupati per i lavoratori e per il destino di una cooperativa storica di Ferrara, che proprio quest’anno festeggia i 70 anni di attività”, dichiara il sindaco Tagliani. “Il ruolo di Legacoop – aggiunge il primo cittadino – è fondamentale nella buona riuscita di un progetto che porti ad un rilancio delle cooperative, con il sostegno ad un piano industriale che non può prescindere dallo stabilimento di Ferrara, il più avanzato dal punto di vista tecnologico e produttivo”. “Non possiamo permettere – conclude Tagliani – che Lavoranti in legno paghi le conseguenze di passate scelte condivise da Legacoop e non sostenute da un adeguato disegno industriale, che si sono rivelate non efficaci. Ci aspettiamo quindi che il movimento cooperativo agisca per la salvaguardia di un’unità produttiva efficiente e competitiva ancorché in un mercato strutturalmente modificato rispetto a quello di dieci anni fa”.

In queste ore arrivano anche parole di sostegno ai lavoratori della Lavoranti in Legno da parte del Partito Democratico di Ferrara. Il segretario dem di Ferrara, Luigi Vitellio, auspica “un intervento celere di Legacoop regionale e delle istituzioni”. “Nei giorni scorsi assieme al segretario regionale Pd Paolo Calvano – puntualizza Vitellio – abbiamo incontrato rappresentanze sindacali e la dirigenza della cooperativa, per capire lo stato dell’arte ed eventuali azioni da mettere in campo, per scongiurarne la chiusura. Alla luce di quanto è emerso, auspichiamo un intervento celere di Legacoop regionale e delle istituzioni per definire un’uscita dalla crisi del settore, per valorizzare l’impianto produttivo e delle maestranze della Lavoranti in Legno di Ferrara: siamo orgogliosi del lavoro svolto dalla cooperativa, del suo processo di razionalizzazione e miglioramento della propria capacità produttiva”.

“Purtroppo – conclude Vitellio – il futuro così incerto è legato anche all’andamento del mercato che, sicuramente, risente in maniera forte della crisi edilizia: al contempo la grande esperienza della Lavoranti in Legno nel settore degli infissi non deve essere persa, ma assolutamente messa a valore”.

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