di Francesco Altavilla

Un ospedale pienamente accessibile alle persone disabili. È questo l’obbiettivo dell’intervento diviso in due tranche che sarà effettuato all’Ospedale S.Anna di Cona. Il nuovo direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria, Tiziano Carradori ha reso noto in sede di Conferenza sociosanitaria territoriale come il rapporto redatto dal Comitato consultivo misto in aprile, circa l’accessibilità delle strutture ha avuto parere positivo in sede regionale. I due interventi riguarderanno prima percorsi esterni e parcheggi, con particolare attenzione agli ingressi 1 e 2 e successivamente la segnaletica interna e percorsi di accesso ai reparti. Il tutto finanziato grazie al mutuo da 18 milioni di euro autorizzato nel piano di investimento dell’Azienda ospedaliera universitaria. È stato questo il primo punto trattato durante la Conferenza socio sanitaria territoriale di ieri, lunedì 27 luglio.

Sono stati poi discussi e successivamente approvati i bilanci di previsione per l’anno 2015 dell’Azienda Usl e dell’Azienda ospedaliera universitaria. “Le risorse per l’anno 2015 sono grosso modo le medesime dell’anno 2014” ha sottolineato Paola Bardasi, direttrice generale dell’Azienda Usl, riferendosi ai 691 milioni di euro a disposizione delle due aziende. Pur permanendo le difficoltà dovute ad un sistema di finanziamento regionale che penalizza Ferrara, il bilancio 2015 sarà in pareggio. Saranno anzi previsti circa 29 milioni di euro di investimenti, distribuiti su tre anni, cui contribuirà anche la Regione. Gli interventi oggetto del piano di investimenti previsti dalla Direttrice generale Bardasi riguarderanno la Casa della Salute “Cittadella S.Rocco” di Ferrara, con la realizzazione del nuovo Cup e del nuovo Centro prelievi, ma anche un nuovo Polo Odontoiatrico nell’anello del vecchio ospedale S.Anna, oltre ad alcuni adeguamenti normativi all’ospedale di Argenta ed al futuro Cup di Tresigallo.

Il bilancio dell’Azienda ospedaliera universitaria, risente invece dell’esito della sentenza civile del 16 luglio, che aveva comminato un risarcimento verso Prog.Este di poco superiore ai 6 milioni di euro. Una somma che durante le precedenti amministrazioni non era stata accantonata. Tiziano Carradori ha ricordato come “fino a che l’appello non ha esito le risorse oggetto della condanna vanno comunque iscritte a bilancio” e che, proprio la scorsa settimana l’Azienda abbia proposto a Prog.Este una transazione di 3 milioni e 400 mila euro utile al superamento del contenzioso, una proposta che attende ancora una risposta dalla controparte. In caso negativo il dg ha assicurato che la Regione è pronta a tirarli fuori di tasca sua.

Accanto a queste ipotesi di risoluzione della questione giudiziaria con il concessionario Prog.Este, Carradori ha snocciolato quali saranno le direttrici degli interventi definiti “pesanti” di razionalizzazione ed investimento nell’Azienda ospedaliera universitaria, tra i 28 e i 29 milioni di euro che copriranno acquisti di tecnologie, alcune delle quali “già in fase di acquisizione”. “Nessun taglio di personale è previsto” ha precisato il direttore generale, “ma per ogni posto letto, a Cona ci sono circa 64 mila euro di eccessi di costo (di cui il 30% per costi per servizi non sanitari e il 33% per eccedenza nel costo del personale)”. E le cause, secondo Carradori sono molteplici: una superficie per singolo posto letto superiore alla media regionale (circa 57 metri quadrati), eccedenze nei costi dei servizi sanitari e nel personale. In questo quadro sdi inserisce la novità dell’aumento dei posti letto, vale a dire 150 unità per post acuti e riabilitazione. Accanto a queste prospettate razionalizzazioni, Carradori ha rinnovato la volontà dell’amministrazione dell’Azienda di trasferire, entro il 31 dicembre 2016 la Casa del Pellegrino nelle strutture di Cona a patto che “possa avere una collocazione adeguata ad ospitare le strutture che ora occupano 8000 metri quadrati”, uno spostamento che secondo il Direttore “comporterebbe un risparmio di circa 3 milioni di euro su base annua”.

L’informativa di Paola Bardasi sui Piani Integrativi delle due Aziende, già votati nel piano strategico 2013-2016, ha proposto un “nuovo modello di governance” che non dovrà risolvere un problema esclusivamente di risorse ma anche “un cambio nei bisogni”. Assistenza Farmaceutica, Medicina Generale e Servizi amministrativi saranno investiti da questa integrazione, che sarà un “modello ferrarese alternativo alla fusione” come ha precisato la dottoressa Bardasi.

Secondo Tiziano Tagliani, tre sono i punti su quali la riflessione delle istituzioni coinvolte si dovrà concentrare maggiormente: “la comunicazione, la collocazione in area vasta di questo nuovo assetto e le finalità di un simile cambiamento”.