Ci sono altre sette persone indagate assieme a Gabriele Rinaldi, nell’ambito dell’inchiesta bis su Cona. Accanto all’ex direttore generale del Sant’Anna figurano i nomi dell’ingegner Paolo Chiarini, l’ex direttore amministrativo Marino Pinelli, il direttore amministrativo Ivan Cavallo e il direttore sanitario Andrea Gardini. Indagati anche l’ex direttore dei lavori Carlo Melchiorri, il dirigente medico dell’Ausl Giuseppe Cosenza e l’ingegner Mario Berriola.
Tutti sono stati raggiunti – più di un mese fa – dalla notifica della richiesta di proroga di sei mesi delle indagini firmata dal pm Stefano Longhi. L’indagine (le ipotesi di reato riguardano a vario titolo falso, omissione e abuso d’ufficio)n riguarda l’esplosione dei costi dell’appalto per i servizi no-core dell’ospedale di Cona.
Il punto chiave infatti non sta più nella parte di appalto relativa all’edificazione dell’ospedale, ma a quella incentrata sulla gestione dei servizi trentennali no-core affidata a Progeste (oltre che su altri aspetti come la realizzazione del ‘famigerato’ condotto sotterraneo. Il cui costo è lievitato dai 23 milioni annui previsti nel primo contratto (2006) ai 53 milioni che compaiono nell’ultimo bilancio di previsione: 30 milioni di euro in più all’anno per trent’anni, per un totale di 900 milioni di euro non preventivati in fase di appalto.